TANTI AUGURI

Tanti auguri Carletto! Ancelotti compie 61 anni    

Il tecnico di Reggiolo festeggia oggi il compleanno in attesa della ripresa della Premier League, prevista tra una settimana

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Tanti auguri a Carlo Ancelotti. L’allenatore dell’Everton spegne oggi 61 candeline, nell’attesa che la Premier League possa riprendere regolarmente dal 17 giugno. La prima parte di questa stagione è stata molto complicata per Carletto, che ha dovuto affrontare diversi problemi interni allo spogliatoio del Napoli, prima di essere esonerato da De Laurentiis a dicembre. Poi, l’arrivo a Liverpool e la grande risalita in classifica dei Toffees.

Ancelotti tira i primi calci a Reggiolo e a 16 anni entra nelle giovanili del Parma. Debutta in Serie C1 e, alla terza stagione con i ducali, il nuovo tecnico Cesare Maldini ne fa un perno della squadra: è proprio Carletto a regalare la promozione in Serie B ai gialloblù con una doppietta nello spareggio contro la Triestina. Ancelotti è un grande centrocampista e in carriera riesce a fare la fortuna soprattutto di Roma, Milan e della Nazionale, ma in realtà riesce addirittura a fare meglio come allenatore. In 25 anni di panchina in Italia e all’estero, il tecnico di Reggiolo ha infatti vinto molto e (quasi) ovunque. Dopo l’esperienza come vice di Arrigo Sacchi in Nazionale, tra il ’92 e il ’95, il “re di Coppe” parte dal basso facendo la gavetta nelle fila della Reggiana in Serie B per poi approdare sulla panchina del Parma nell’anno successivo.

Con gli emiliani in due stagioni non vince alcun trofeo ma si fa conoscere al grande calcio, tanto che la Juventus decide di metterlo sotto contratto. Con i bianconeri però saranno dolori, con due secondi posti in campionato; bruciante quello del 1999-2000, quando la Juventus perde sotto il nubifragio di Perugia, regalando il tricolore alla Lazio di Eriksson. Così, la “vera” carriera di Ancelotti inizia nel novembre 2001 quando passa al Milan come successore dell’esonerato Fatih Terim. Con i rossoneri in otto stagioni vince uno Scudetto, una Coppa Italia, una Supercoppa Italiana, due Champions League, due Supercoppe Europee e un Mondiale per club. Ancelotti perde anche una clamorosa finale di Champions contro il Liverpool, nel 2005 ad Istanbul, ma si riscatterà alla grande due anni più tardi proprio contro i Reds; una soddisfazione forse ancora maggiore rispetto a quella di avere sconfitto la sua ex Juventus nella lotteria dei rigori di Manchester del 2003. Carlo Ancelotti lascia il Milan nel 2009 per la sua prima esperienza all’estero: in un anno e mezzo vince con il Chelsea una Premier League, una Coppa di lega inglese e una Community Shield. Viene sollevato dall’incarico e si accasa a stagione in corso al Psg con cui conquisterà una Ligue 1. Nel 2013-2014 è il momento del Real Madrid, che insegue la sua decima Champions League da ormai 12 anni; ebbene, i blancos torneranno sul tetto d’Europa proprio al termine di quella stagione, dopo avere battuto in rimonta 4-1 a Lisbona l’Atletico del Cholo Simeone. Con il Real vince anche una Coppa di Spagna, una Supercoppa europea e un Mondiale per club prima di trasferirsi al Bayern Monaco, con cui conquista due Supercoppe di Germania e una Bundesliga.

Decisamente meno fortunata la recente esperienza a Napoli. Dopo una prima stagione di transizione, chiusa comunque con un secondo posto in campionato, quella attuale, interrotta per quanto riguarda la sua permanenza sulla panchina azzurra a dicembre, è stata a dir poco complicata: gli equivoci tecnico-tattici e di gestione dello spogliatoio che l’allenatore non è riuscito a risolvere, accompagnati dai deludenti risultati in Serie A, gli sono stati fatali. Basti pensare anche alla diatriba tra lui e De Laurentiis per il ritiro della squadra prima di Napoli-Salisburgo imposto dal presidente del club partenopeo e non condiviso pubblicamente da Ancelotti, dal quale nascerà poi l’ammutinamento della squadra. È la goccia che fa traboccare il vaso. Il 10 dicembre 2019, pochissime ore dopo la qualificazione del Napoli agli ottavi di finale di Champions League, la società comunica ufficialmente l’esonero di Carletto e il conseguente arrivo di Rino Gattuso. Undici giorni più tardi, eccolo di nuovo in sella. Ancora in Inghilterra, ma questa volta all’Everton; una squadra che rischia seriamente di retrocedere, trovandosi appena tre punti sopra la zona calda.

La mano di Ancelotti si fa subito vedere: in otto partite i Toffees risalgono la china fino ad arrivare addirittura ad appena cinque punti dalla zona Champions. Gli ultimi risultati non eccelsi, prima della sosta forzata per Coronavirus, li hanno fatti scivolare in dodicesima posizione, ma il derby di Liverpool del prossimo 21 giugno potrebbe rivelarsi un’ottima occasione per provare a tornare in alto e per lottare almeno per un posto in Europa. Nel frattempo, in attesa della ripresa della Premier League, buon compleanno Carletto!

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