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IL COMMENTO

Nazionale, la delusione di Spalletti: "Non ci sono alibi, avrei dovuto scegliere giocatori più in forma"

Il commissario tecnico ha commentato la vittoria per 2-0 sulla Moldova: "Una stagione così lunga non ci ha aiutato". Poi in conferenza: "A chi rifiuta la Nazionale spero qualcuno dica che non tornerà"

09 Giu 2025 - 23:57

Luciano Spalletti non cerca scuse dopo il 2-0 ottenuto sulla Moldova che mette ancor più in difficoltà l'Italia nel suo percorso verso i Mondiali 2026. Il tecnico toscano si è preso la responsabilità per non aver dato quella scarica necessaria per voltare pagina dopo la debacle contro la Norvegia. "Chi fa l'allenatore della Nazionale non può avere alibi perché se vede che dei giocatori sono affaticati, deve cambiare. Ero convinto che loro potessero darmi quello che mi aspettavo, ma non è stato così - ha spiegato il tecnico degli azzurri ai microfoni della Rai -. D'altra parte giocare a Oslo dopo un campionato così lungo ha sicuramente pesato così come il carico emotivo che quella partita ci ha offerto". 

Se è vero che gli azzurri hanno conquistato tre punti preziosi che hanno smosso la corsa nel girone, d'altra parte il passivo inflitto agli avversari è troppo ridotto per pensare di impensierire gli scandinavi, anche in caso di vittoria al ritorno. Queste difficoltà andrebbero però ricercate anche nell'eccesso di impegni a cui sono sottoposti i giocatori, come sottolineato da Spalletti: "Abbiamo faticato parecchio in questo finale di stagione. Probabilmente se avessi cercato qualcun altro che stesse meglio fisicamente, avremmo probabilmente ottenuto una risposta differente, tuttavia se su venticinque, così tanti erano in difficoltà, forse è perché hanno subito la lunghezza del campionato". 

A questo punto Spalletti lascia un'eredità pesante per chi sarà il suo successore, tanto da non escludere un eventuale ribaltone: "È facile fare il CT della Nazionale. Puoi prendere e fare quello che ti pare. Ovviamente molto dipenderà da chi verrà scelto, però non lascio un grandissimo entusiasmo, anche se il pubblico si è sentito anche stasera e ha risposto positivamente nonostante la situazione". 

In conferenza poi l'ormai ex ct ha spiegato anche come ha dato ai calciatori la notizia del suo esonero ("Li ho chiamati cinque minuti prima tanto poi l'andazzo l'avevano percepito e noi facendo così s'è voluto togliere questo andazzo. Anche oggi sarebbe stato un polverone continuo, così come domani...") ed è tornato sul caso Acerbi: "Spero che a quelli che rifiutano la Nazionale ci sia qualcuno che gli dice che in Nazionale non tornano più. Io in quella risposta lì mi sarò comportato anche male, ma poi c'è stato anche un dialogo telefonico. Gli ho chiesto scusa (ad Acerbi, ndr) e lui mi ha detto: 'Mister, se mi dice così è tutto ok...' Quindi la situazione è questa. È vero che prima me ne ero privato, ma perché volevo dar forza a Calafiori, a Buongiorno, si stava preparando Leoni. Sono convinto che anche altri avrebbero fatto questa scelta. Ho detto 'Quanti anni ha' proprio facendo i conti in vista del prossimo Mondiale".

"Acerbi sul finale di stagione è stato il migliore di tutti e io devo per forza assorbire ciò che il campionato mi detta - ha aggiunto - questa cosa qui un po' mi ha spiazzato perché poi avevo portato anche qualcuno in più ma poi a livello fisico siamo logori, ciucciati... Così diventa difficile se non hai muscoli né gambe. Tonali va sempre, ha un nervo quasi da africano, ma ora è così. Quasi tutti. Avrò fatto delle scelte sbagliate e poi probabilmente siamo stati sfortunati che ci è toccata subito la Norvegia in trasferta. Se fai ora due partite di quelle più abbordabili e dopo ci vai a giocare a settembre sarebbe stata una cosa diversa. Detto ciò, non l'ho allenata bene. Poca roba".


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