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"È doloroso dirlo, ma ormai è uno stadio inadeguato". Così il presidente della Lega Serie A, Ezio Simonelli, parlando di San Siro durante un'intervista a Repubblica. Secondo Simonelli il Meazza non è attrezzato per ospitare le partite dell'Europeo 2032. "Lo prova il fatto che è stato bocciato dalla Uefa per ospitare la finale di Champions del 2027 - dice - Lo stadio non può essere ristrutturato, non è stato possibile nemmeno quando il proprietario di uno dei due club era alla guida del governo. E poi, come si rivoluziona in sicurezza per lavoratori e pubblico un impianto che ogni tre giorni ospita 70 mila persone?". E per l'Italia, aggiunge, "sarebbe una figuraccia incalcolabile" ospitare un Europeo senza Milano. Secondo Simonelli "buttare a mare questo processo per questioni ideologiche di bassa lega è un autogol. Il danno sarà macroscopico per la città, perché se non avranno San Siro, i due club finiranno per andare a fare stadi fuori dal comune di Milano. Ma a essere danneggiato sarebbe tutto il Paese: solo l'indotto temporaneo per la costruzione di tutti gli impianti in cantiere vale 6 miliardi".
San Siro è un monumento, ma Simonelli osserva: "Tutti abbiamo ricordi, nostalgie. Ma l'unico modo per mantenere la storicità di uno stadio è fare quello nuovo sulla stessa area. Prendete Wembley: è stato abbattuto e ricostruito, ma nessuno dice 'sono stato al nuovo Wembley'. È sempre lo stadio del mito". E il nuovo impianto milanese, assicura, "sarà sempre San Siro. Anche se penso che i naming rights saranno rilevati da un brand italiano molto noto". Anche a Roma da anni si cerca di costruire un nuovo stadio. Per il presidente della Lega Serie A la Capitale "è sulla buona strada, ma trovo surreale si blocchi un iter come quello per un boschetto di piante spontanee". A Firenze l'impianto "sarà pronto a breve, poi avremo spero San Siro e Roma. E lo Stadium che anche se ha già 14 anni è concepito come stadio del futuro. Ma se parte Milano, parte tutto il movimento".