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OPEN VAR

Tanti episodi in Serie A, Rocchi spiega i falli di mano: "Genoa-Lazio come Verona-Juve"

Il designatore analizza tutti i casi da moviola della 5ª giornata: "Non tutti i tocchi di mano sono calcio di rigore"

01 Ott 2025 - 12:35

"Ci sono stati tantissimi episodi e tante casistiche differenti. Il regolamento parla chiaro, è scritto: "non tutti i tocchi di mano sono calcio di rigore". Così Gianluca Rocchi nel corso dell'ultima puntata di Open Var, il format di Dazn che dà spazio al mondo arbitrale che il capo dei designatori della Can dell'Aia ha sfruttato per fare chiarezza su tutte le casistiche che hanno portato, o non hanno portato, all'assegnazione di un calcio di rigore per fallo di mano nella 5ª giornata di Serie A: "Il posizionamento del braccio fa la differenza. Se il mio braccio è in una posizione naturale la punibilità diventa ridotta, ancor più se la distanza è ravvicinata", ha spiegato prima di analizzare gli episodi caso per caso. 

"GENOA-LAZIO COME VERONA-JUVENTUS"
"Non è rigore in Genoa-Lazio perché il giocatore della Lazio (Romagnoli) in questo caso ha una posizione che è naturale e ricorda molto l'episodio (con errore) di Verona-Juventus. Qui faccio i complimenti ad Abisso. Se non ci fosse stato il fischio avremmo avuto un problema in meno davanti al monitor, ma una volta fischiato è giusto rivederlo e giusto toglierlo per la posizione. C'è da sottolineare anche un passaggio del regolamento ovvero la posizione del braccio in seguito al movimento che deve essere congruo. Dico ai miei ragazzi di conoscere il calcio al 100% perché in dinamica si può capire se il braccio o la mano può essere punibile oppure no".

IL GOL ANNULLATO A MEISTER IN PISA-FIORENTINA
"Mi rendo conto che non sia facile da accettare dato un goal così. Però il regolamento qui è chiarissimo perché non ci dà possibilità di interpretazione. Qui devi solo stabilire se nell'immediatezza c'è stato un tocco oppure no. Per fare un esempio estremo se un portiere rinvia e colpisce un attaccante con il braccio che è attaccato al petto completamente in sagoma, il goal sarebbe da annullare comunque".

IL MANI DI FAZZINI IN PISA-FIORENTINA
"Non è un episodio limite. Se questo rigore viene concesso va tolto perché non ha nessun parametro di punibilità. Ha il braccio largo ed è vero, tocca il pallone col braccio e sì è vero, ma il giocatore in questo caso si sta sostanzialmente toccando con l'avversario e non c'è punibilità. Mi fa piacere che sia in campo che al monitor l'idea sia stata chiarissima. È il classico caso in cui capire la dinamica dell'azione ti fa fare la differenza sul punire o meno. Se punisci un tocco di mano così si creano pagine e pagine di cronaca".

I CASI DI PISA-FIORENTINA E PARMA-TORINO
"In questa giornata il mani di Pongracic in Pisa-Fiorentina è coerente perché se il mio braccio è in opposizione tutto sommato naturale come Pongracic in questo caso la punibilità diventa ridotta. In Parma-Torino la punibilità è alta e per noi è rigore perché il braccio è fuori dalla sagoma".

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