LA RIPARTENZA

Serie A, tra un mese esatto il via al campionato più incerto di tutti

Nel weekend del 21-22 agosto ripartirà il torneo nazionale più importante, tra tante incognite e qualche certezza

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Non abbiamo ancora fatto in tempo a metabolizzare le soddisfazioni di Euro 2020 che è già tempo di pensare alla prossima Serie A. Manca un mese esatto al weekend della ripartenza. Mancano, soprattutto, le certezze sulla qualità finale delle squadre, che solo la fine del mercato potrà chiarire. Quello che già sappiamo, però, è che mai come quest'anno ci si trova di fronte a un mare di incertezza sull'esito finale.

Troppi cambi in panchina, troppi progetti tecnici che devono ripartire da zero per lanciarsi in pronostici che sarebbero quantomeno affrettati. Dodici nuovi allenatori chiamati a rinnovare il gioco di squadre anche illustri (Juventus, Inter, Lazio, Napoli, Roma, Fiorentina), contribuiscono a oscurare qualsiasi certezza. I campioni d'Italia hanno cambiato il loro condottiero, nonché uno dei protagonisti indiscussi del titolo, e devono ritrovare nuovi filoni di gioco, mentre il ritorno di Allegri regala sostanza alla Torino bianconera scottata dalla stagione in cui si è interrotto un dominio decennale.

Spalletti si ritrova tra le mani una delle rose migliori di tutta la Serie A, così come Sarri sembra l'uomo perfetto per guidare i giocatori di questa Lazio. Il ritorno nel massimo campionato di questi ultimi tre non vale, mediaticamente, l'approdo di Mourinho nella Capitale. Facile immaginare come anche le conferenza stampa avranno il loro fascino, oltre alle mosse e contromosse sul campo di questi autentici fuoriclasse della panchina. Per molti, alla fine, i favoriti potrebbero essere proprio quelli che hanno scelto la strada della continuità tecnica, come Milan e Atalanta. Per i bergamaschi di Gasp, insomma, sembrerebbe proprio la grande occasione per puntare a qualcosa di importante.

Poi ci sono altre suggestioni, come la nuova Fiorentina di Italiano, capace di dare una scossa di gioco alla guida dello Spezia o il Torino di Juric, il Sassuolo orfano di De Zerbi ma con uno dei giovani allenatori più interessanti in assoluto come Dionisi, così come Paolo Zanetti avrà modo di mettere alla prova con il Venezia le sue indubbie qualità anche in Serie A. Ce n'è davvero per tutti i gusti con l'augurio che, anche in campionato, ci sia la voglia di quel calcio propositivo che ha portato la nazionale sul tetto d'Europa. 

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