Ah, però! Dries Mertens ha scelto il campo per mandare un messaggio forte e chiaro al suo mister, Carlo Ancelotti, e un po' anche al Psg in vista della Champions. Tre gol e un assist, grandi giocate e una condizione fisica dilagante con un avviso tra le linee: guai a tenerlo fuori per la sfida decisiva in Europa. Dall'altra parte il tecnico che fino a qui lo ha gestito e che adesso se lo gode tirato a lucido, per la serie: merito di chi? Poco importa a Napoli e al Napoli, l'importante è il risultato e quello racconta di un 5-1 perentorio contro l'Empoli nonostante un turnover massiccio e un avversario, a dispetto del risultato, in partita e pericoloso fino all'ultimo.

Se Mertens può dirsi meglio di Careca a questo punto, blasfemia a parte lo dicono i numeri, il San Paolo ha potuto godere dell'intesa e delle giocate del belga e di Insigne, due folletti imprendibili quando hanno deciso di accendere la luce. Lo hanno fatto a intermittenza, ma senza pause troppo lunghe e anzi, divertendosi e facendo divertire hanno offerto un gioco scintillante da applausi come la tecnica. Ha iniziato capitan Insigne al 9' con un colpo geniale e da biliardo con l'esterno destro capitalizzando un coast-to-coast di Koulibaly che ha mandato in tilt la fase difensiva (passiva) di Andreazzoli, approfittando anche di un Provedel rivedibile. Ha continuato Mertens imbeccato dallo stesso Insigne al 38' con un altro destro all'angolino che ha trovato impreparato il portiere dell'Empoli per il raddoppio.

Un doppio vantaggio disegnato dalla differenza di tecnica in campo perché i toscani - ma è una costante del campionato - hanno giocato bene, con un buon palleggio ma mancando nei metri finali. Un peccato capitale spolverato dalla rete del momentaneo 1-2 di Caputo su imbeccata verticale di Krunic, ma che ha presentato il conto nel quarto d'ora finale. Sì perché dopo la seconda perla di Mertens (64') con un destro a uscire sul secondo palo, gli uomini di Andreazzoli hanno provato a giocarsela in attacco e a costruire occasioni da gol, senza trovarlo però e subendo due ripartenze letali al tramonto del match. Prima con un'azione corale perfetta rifinita da Mertens e firmata da Milik per il poker, poi con la tripletta dello stesso belga dopo aver dribblato anche il portiere avversario.

Cambia il modo di giocare e gli interpreti, ma non la sostanza: il Napoli vince e convince ben oltre i cinque gol segnati. E Ancelotti, si metta il cuore in pace Mertens, sta gestendo alla grande il gruppo.

Insigne 7,5 - E' ovunque pur non andando mai fuorigiri. Sblocca il match con un colpo di esterno da biliardo, poi cerca qualche combinazione con Mertens e dà spettacolo.

Koulibaly 6,5 - Perfetto per buona parte della partita, si concede il lusso di un coast-to-coast fino all'assist per Insigne. Un paio di sbavature, ma prima dell'imbucata di Krunic chiude ogni varco con fisicità dirompente.

Uçan 6 - Tecnica e visione di gioco tra le linee. Il turco gioca una buona partita, ma è troppo fumoso al limite dell'area. Un difetto che hanno in molti in maglia blu.

Mertens 8 - Supera Careca come numero di gol in Serie A e lo fa con un gol più bello dell'altro. Precisione e tecnica, si diverte e fa divertire con una tripletta, il pallone a casa e anche con l'assist vincente per Milik. Un messaggio chiaro ad Ancelotti e Psg.

Caputo 6,5 - Mette la sua firma dopo la solita partita di fatica, scatti e sportellate. Una zampata importante contro un avversario complicato.

Provedel 5 - Piantato a terra in occasione dei primi due gol. Conclusioni precise, ma dà la sensazione di poca reattività.

- Dries Mertens (98 gol), con questa tripletta ha superato sia Jose Altafini (97 gol) che Careca (96), diventando il sesto miglior marcatore del Napoli in le competizioni
- L'ultimo giocatore, prima di Mertens, che aveva segnato sia una tripletta che fornito un assist nel corso dello stesso match di Serie A era stato Ciro Immbobile (nel settembre 2017 v Milan).
- Dries Mertens non segnava almeno tre gol nel corso dello stesso match di Serie A da settembre 2017 contro il Benevento.
- Lorenzo Insigne ha segnato sette reti in questo campionato, record per lui nelle sue prime prime 10 gare in una singola stagione in Serie A.
- Lorenzo Insigne ha realizzato cinque gol contro l'Empoli, solo al Milan (sei reti) il fantasista azzuro ha segnato di più in Serie A.
- Il Napoli non segnava almeno un gol in 21 partite casalinghe di fila in tutte le competizioni da febbraio 2013.
- Il Napoli è la squadra che ha segnato più gol nel primo quarto d'ora di partita (sei) in questa Serie A; dall'altro lato, l'Empoli è quella che ha incassato più reti nella stessa frazione di gioco (cinque).
- Presenza numero 50 per Marko Rog in Serie A, tutte collezionate con la maglia del Napoli.

NAPOLI-EMPOLI 5-1
Napoli (4-4-2): Karnezis 6; Malcuit 6, Maksimovic 6, Koulibaly 6,5, Hysaj 6,5; Ruiz 6 (18' st Callejon 6), Diawara 5,5, Rog 6 (18' st Allan 6,5), Zielinski 6 (37' st Milik 6,5); Insigne 7,5, Mertens 8. A disp.: Ospina, D'Andrea, Rui, Albiol, Ghoulam, Hamsik, Ounas. All.: Ancelotti 6,5.
Empoli (4-3-2-1): Provedel 5; Di Lorenzo 6, Silvestre 5,5, Maietta 5,5, Antonelli 6; Acquah 5,5 (23' st Zajc 6), Bennacer 6, Traore 5,5; Ucan 6 (35' st La Gumina sv), Krunic 6 (23' st Pasqual 6); Caputo 6,5. A disp.: Terracciano, Fulignati, Veseli, Marcjanik, Rasmussen, Untersee, Brighi, Mraz, Capezzi. All.: Andreazzoli 6.
Arbitro: Pairetto
Marcatori: 9' Insigne (N), 38' Mertens (N), 13' st Caputo (E), 19' st Mertens (N), 45' st Milik (N), 48' st Mertens (N)
Ammoniti: Bennacer, Di Lorenzo (E)
Espulsi: nessuno