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San Siro, la telenovela infinita: presentato un esposto alla Corte dei Conti contro la vendita a Inter e Milan

Il comitato "Sì Meazza" si oppone: "Preoccupati da un grave e ingente danno erariale"

03 Mag 2025 - 12:33
 © IPA

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Il presidente del Comitato "Sì Meazza", Luigi Corbani, ha presentato un esposto alla Corte dei Conti sulla vendita dello stadio di San Siro da parte del Comune a Inter e Milan. Secondo l'associazione, che già nei mesi scorsi aveva presentato un esposto in Procura sul prezzo di vendita del "Meazza" (ritenuto non conforme), la vicenda "sembra fornire elementi di valutazione che destano la preoccupazione di un grave e ingente danno erariale causato dall'operato degli amministratori e dei dirigenti del Comune di Milano - si legge nell'esposto -, in concorso con i rappresentanti delle parti private coinvolte, almeno parzialmente già avvenuto e che crescerebbe ad altissimi livelli col proseguire dell'operazione e col suo compimento".

Secondo l'associazione lo stadio "è inalienabile poiché è una opera di proprietà pubblica, di un autore non vivente, a settanta anni dall'esecuzione - spiega il documento -. Lo stadio 'Meazza' da gennaio 2025 è già sotto il vincolo ed è tutelato, e quindi non si può demolire". Inoltre la procedura della vendita "è del tutto anomala, in quanto per lo più condotta personalmente dal sindaco di Milano in un'interlocuzione con le controparti private che, di fatto, deforma l'ordine logico giuridico degli adempimenti di legge e sottrae spazi alle prerogative di dirigenti e funzionari comunali, ai quali è riservata dalla legge tutta l'attività di gestione".

Il bando per verificare se ci sono altre offerte per l'acquisto, a parte quella di Inter e Milan è scaduto il 30 aprile, ma ciò sarebbe avvenuto "senza che il Consiglio comunale di Milano abbia mai deliberato di mettere in vendita né lo stadio Meazza, né le aree circostanti", spiega ancora l'associazione. "Allo scrivente non risulterebbe sussistere, peraltro, alcuna delibera del Consiglio Comunale con cui sia stata decisa: la vendita dello Stadio e dell'area, la demolizione dello Stadio 'Meazza', la costruzione di un nuovo stadio sull'area del Parco dei Capitani e l'accettazione della proposta delle due società per azioni", conclude l'esposto.

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