Nonostante la quarta piazza effettiva, il borsino è in ribasso sia per motivi fisici (al netto dei lenti recuperi, sono ancora tanti gli infortunati) sia per inerzia visti i sei punti nelle ultime cinque partite. Il morale è in discesa, contando anche l'eliminazione in Europa League e il momento nero di Higuain, ma da qui alla sosta ci sono Frosinone, Fiorentina e Spal con cui rilanciarsi e il mercato di gennaio - già preso Paquetà - potrebbe dare una mano decisiva a Gattuso.

Cagliari, Bologna e Torino per chiudere con un sorriso il 2018, visto che l'inizio di stagione non ha restituito la stessa Lazio che l'anno scorso si era giocata il quarto posto con l'Inter fino all'ultimo minuto dell'ultima giornata. Il borsino recita malinconicamente quattro punti in cinque partite, la striscia più lunga senza vittorie con Simone Inzaghi in panchina. Se i biancocelesti non ritroveranno il miglior Milinkovic-Savic, la scalata alla Champions sarà maledettamente dura.

È la squadra più in forma del lotto, anche se 9 punti nelle ultime cinque partite non sono un bottino da Champions. Ma l'entusiasmo di chi rimane ai piani alti ormai da qualche anno, il sogno di andare oltre l'Europa League delle ultime stagioni e la mancanza di impegni europei nella stagione in corso sono variabili che rendono la Dea una mina vagante. Nelle ultime tre dell'andata, però, c'è anche la sfida con la Juventus.

Anche se è l'ultima delle quattro in ordine di classifica, contando la rosa, l'abitudine a stare nelle zone alte, una semifinale di Champions League ancora relativamente fresca, sembra la più accreditata ad aggiudicarsi il rush finale. Il calendario propone subito la trasferta allo Stadium, uno scivolone potrebbe rimettere in discussione Di Francesco (recentemente confermato da Monchi) e complicare la rincorsa. Come per il Milan, delicata la situazione infortunati anche se Dzeko ed El Shaarawy sono vicini al rientro.