Il designatore sull'episodio del Dall'Ara: "Condotta violenta, atteggiamento che non va assolutamente bene"
di Daniele PezziniCome ogni settimana il designatore degli arbitri di Serie A, Gianluca Rocchi, ha commentato a Dazn gli episodi più discussi del weekend, partendo dalla mancata espulsione di Rasmus Hojlund nel corso di Bologna-Napoli, autore di un gesto di reazione nei confronti di Lewis Ferguson che lo tratteneva a terra: "Per noi è espulsione, perché l'atteggiamento non va assolutamente bene - le parole di Rocchi a Open Var -. È vero che Ferguson lo trattiene, la decisione giusta sarebbe stata espulsione per Hojlund e ammonizione per Ferguson. In questo caso non bisogna andare a valutare l'intensità del colpo, perché il giocatore non deve avere questo tipo di atteggiamento. Dobbiamo essere coerenti su questo. I gravi falli di gioco (in questo caso si trattava di condotta violenta, ndr) li stiamo punendo in maniera molto severa e i dati ci stanno dando ragione perché gli interventi duri diminuiscono. Questa tipologia di sanzioni serve a tutelare i giocatori".
Poi una riflessione sulla reazione di Ferguson al colpo subito: "La cosa che non mi piace per niente, in questo caso, è però anche la reazione di Ferguson, perché inibisce il Var: tu ricevi un colpo sul costato e ti tocchi il viso. Negli ultimi anni l'idea di base è stata quella di tutelare i giocatori dai colpi in faccia, ma oggi questo tipo di norme nate per proteggere i calciatori vengono sfruttate per far ammonire un collega. In questo caso noi abbiamo commesso un errore (non espellere Hojlund, ndr), ma il Bologna ha ricevuto qualcosa in meno proprio a causa dell'atteggiamento di Ferguson".
Nel dialogo in sala Var, infatti, si sentono Meraviglia e Massa (Var e Avar) dire: "Lui si tocca in faccia e in faccia non lo prende. Lo prende sul costato". Dopodiché arriva la comunicazione a Chiffi: "Ti confermo l'ammonizione di Hojlund. Ferguson lo trattiene da terra, poi lui gli dà una manata. Intensità media e sul costato, ma tutto dovuto alla trattenuta iniziale del difensore. Chi subisce si tiene la faccia, ma il colpo è sul costato".
Rocchi ha commentato anche il caso del rigore assegnato al Milan contro il Parma per fallo di Ndiaye su Saelemaekers, confermato da Di Bello dopo una on field review ritenuta non necessaria dal designatore: "La decisione è corretta, Di Bello ha fatto un'ottima chiamata in questo caso. Probabilmente il fatto che sia molto bravo a fare il Vha permesso una valutazione delle immagini con una tranquillità che altri potrebbero non avere. Il rigore è chiaro, l'on field review eccessiva, non ci doveva essere e andava confermato velocemente. Però preferisco una review in più che una in meno. L'arbitro della partita è Di Bello e la decisione finale la deve prendere Di Bello. Il Var non arbitra, è un assistente, che supporta l'arbitro. Infine Di Bello fa la revisione in un clima serenissimo e le squadre vanno elogiate".
In questo caso il Var, Maggioni, era convinto che Saelemaekers avesse cercato il contatto: "Lui mette il piede a terra e vediamo il contatto che viene generato dal 56 - l'audio da Lissone -. Gli scarpini non si toccano mai. È Saelemaekers che gli va incontro. Lo trascina. Ti consiglio un Ofr per non penalty".
Poi durante la review: "È Saelemaekers che mette il piede a terra e lo colpisce con il ginocchio. Ho due camere, ti faccio vedere il piede a terra e la gamba di Saelemaekers che è in caduta. La gamba è già in caduta e il tocco è generato da Saelemaekers". Di Bello però risponde: "È il difensore che entra nella sua zona. Io confermo, il pallone non lo tocca mai il difensore. Confermo il rigore".