Il calciomercato chiude il 31/1

Luigi De Siervo è stato eletto nuovo amministratore delegato

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La Lega Serie A nel corso dell'assemblea odierna ha deliberato di chiedere alla Figc la proroga del calciomercato al 31 gennaio 2019 invece che al 18 come stabilito in precedenza. Intanto l'organo che gestisce i più importanti tornei calcistici per club in Italia ha un nuovo amministratore delegato: si tratta di Luigi De Siervo, ad di Infront Italia, che della Lega è advisor, eletto con 15 voti uno in più del necessario nella terza votazione.

Dopo il via libera dell'assemblea della Lega Serie A odierna, toccherà alla Federazione inviare la richiesta formale alla Fifa per l'ok definitivo. Due passaggi del tutto pro forma. In base all'attuale regolamento, il mercato si sarebbe chiuso il 18 gennaio prima della ripresa del campionato. La Serie A in questo modo si allinea agli altri campionati europei.

Luigi De Siervo è il nuovo amministratore delegato dopo aver battuto Matteo Mammì, ex responsabile acquisizioni e produzione dell'area sport di Sky. Il manager dal 2016 ricopriva la carica di amministratore delegato di Infront, società specializzata nella compravendita di diritti sportivi, advisor anche della Lega Serie A. Nato a Firenze nel 1969, in passato ha lavorato anche per la Rai arrivando a ricoprire la carica di amministratore delegato di Rai Com Spa, con la responsabilità dello sviluppo dei ricavi commerciali del Gruppo. Al termine dell'assemblea è stato ringraziato l'ad ad interim uscente Marco Brunelli.

"La Lega da oggi non è spaccata in due fazioni, ma è una sola. Ringrazio le squadre per la fiducia, metterò al servizio della Lega i miei 28 anni di lavoro. Mi sento come chi sostituù Guardiola al Barcellona, un prodotto del vivaio che ha fatto grandi risultati", le parole di De Siervo. Sugli obiettivi: "Lotta senza quartiere alla pirateria, e protezione delle risorse legate alle betting company. Il divieto di promuovere società di scommesse in campo è un'emerita sciocchezza, va trovato un compromesso, la partita è ancora aperta e bisogna evitare di danneggiare il calcio italiano. La pirateria ha numeri giganteschi, l'Italia l'ha accettata con vezzo. Il calcio deve prendere una posizione durissima e la politica deve fare la sua parte".

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