IL SABATO DI SERIE A

Allegri e Inzaghi alla prova della verità contro Toro e Sassuolo

Dopo la vittoria esaltante contro il Chelsea Max vuole capire se sia nata una nuova Juve, mentre Simone cerca i tre punti dopo due pari consecutivi tra campionato e Champions

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Un derby per capire se l'impresa contro i campioni d'Europa in carica possa rappresentare la vera svolta di una stagione iniziata male. Una trasferta a Reggio Emilia per confermare l'impressione di una squadra sicura e dominante in Serie A e più timida fuori dai confini nazionali. Juventus e Inter hanno due occasioni fondamentali per rinsaldare alcune certezze alla vigilia di una provvidenziale sosta del campionato. 

Allegri lo ha detto chiaramente: "è più difficile del Chelsea" e non è il classico caso di "mettere le mani avanti". Nemmeno la solita logica dell'epica da derby. Affrontare il Torino nel suo stadio è sempre un impegno tosto, ma lo è molto di più ora che al famoso "tremendismo granata" si è aggiunta tutta la carica di un allenatore che non lascia nulla al caso e non permette ai suoi giocatori di mollare di un centimetro. Ivan Juric lo avrà preparato con la solita attenzione e con un'aggressività basata su duelli individuali. Uscire da quel pressing non sarà un'impresa semplice per i bianconeri che non potranno nemmeno gestire la partita soltanto sfruttando il baricentro basso e gli strappi dei suoi velocisti davanti. Senza Morata e Dybala sarà comunque interessante vedere all'opera la strana coppia Chiesa-Bernardeschi contro le ferree marcature granata.

Anche l'Inter non può aspettarsi una serata di assoluto riposo contro una squadra che sta ancora trovando le misure al passaggio di consegne tra De Zerbi e Dionisi. I principi di gioco, però, si assomigliano, con un incremento delle azioni in verticale da parte del nuovo allenatore. La squadra di Inzaghi è troppo matura e solida in difesa per temere troppo le iniziative offensive avversarie, anche se certe ingenuità delle ultime partite hanno fatto scattare più di un campanello d'allarme. Proprio per non rischiare nulla Inzaghi non cede alla tentazione del turnover, dentro i titolari con Dumfries a occupare la fascia destra. Passi falsi non sono ammessi, il rischio di far scappare Napoli e Milan è troppo alto.

 

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