CORSA AL VERTICE

Sei scontri diretti per sette sorelle: Napoli e Atalanta al bivio

Da qui alla fine del girone d'andata tre big match per Spalletti e Gasperini: e il 19 dicembre gli azzurri fanno visita al Milan

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La vittoria dell'Inter a San Siro contro il Napoli, unita alla sconfitta nell'anticipo di Firenze del Milan, ha dato una sterzata importante -e forse imprevista- al campionato dopo tre mesi di assoluto dominio delle squadre di Spalletti e Pioli. Per la prima volta da inizio campionato, azzurri e rossoneri perdono punti contro tutte le dirette concorrenti a scudetto e Champions (esclusa la Lazio, sconfitta dalla Juventus) e tanto basta per riequilibrare una classifica che sembrava indirizzata verso uno scontro a due per il titolo.

 Superfluo sottolineare che il passo più grande lo abbia fatto in questo senso la squadra di Simone Inzaghi che, in un colpo solo, ha guadagnato tre punti sulle due capoliste e si è portata a distanza di sicurezza (-4) tornando prepotentemente in gioco per il tricolore. La vittoria dell'Inter ha un peso specifico importante che va al di là del risultato perché salvo gli ultimi, faticosi, minuti, i nerazzurri hanno prima ribaltato lo svantaggio e poi dominato la formazione che fin qui aveva maggiormente impressionato. Inutile dire che l'infortunio di Osimhen ha avuto e avrà un peso non insignificante sui quasi cento minuti del Meazza e sul prossimo mese degli azzurri. Ma questo non deve distogliere l'attenzione da quello che il campo ha così palesemente evidenziato: che l'Inter, cioè, è e resta ancora la squadra da battere. 

Calendario alla mano, la classifica è oltremodo provvisoria. Mentre infatti Milan, Inter, Lazio e Juventus sono attese, da qui alla 19ima, da un solo scontro diretto, Napoli, Atalanta (tre a testa) e Roma (2), avranno fino a Natale impegni complicati che daranno la reale misura della loro forza e delle loro ambizioni. Per capirci, Spalletti ospiterà Lazio e Atalanta e farà visita al Milan (19 dicembre); Gasperini è atteso dalle trasferte di Torino contro la Juve e dalla gara casalinga contro la Roma; Mourinho, infine, farà gli onori (e gli oneri) di casa contro l'Inter e farà visita all'Atalanta. 

Gli scontri diretti avranno, come sempre, un peso specifico importante e allora vale la pena fare un passo indietro per ricordare cosa ha fin qui detto il campo: 

- Il Napoli (32) ha battuto la Juve, ha pareggiato contro la Roma e ha perso contro l'Inter: 4 punti
- Il Milan (32) ha battuto Lazio, Roma e Atalanta e pareggiato contro Juventus e Inter: 11 punti
- L'Inter (28) ha battuto il Napoli, pareggiato contro Milan, Juve e Atalanta e perso contro la Lazio: 6 punti
- L'Atalanta (25) ha pareggiato con Lazio e Inter e perso con il Milan: 2 punti
- La Roma (22) ha pareggiato con il Napoli e perso contro Lazio, Juve e Milan: 1 punto
- La Lazio (21) ha battuto Roma e Inter, pareggiato con l'Atalanta e perso contro Milan e Juve: 7 punti
- La Juve (21), infine, ha battuto Roma e Lazio, ha pareggiato con Milan e Inter e perso con il Napoli: 8 punti

Nella mini classifica i due vertici sono Milan e Roma - e ballano 10 punti -, ma i rossoneri hanno guadagnato tanto su tutte tranne che sulla Lazio, cui manca allo stesso modo solo un big match da affrontare, e sulla Juventus che paga, evidentemente, i molti punti lasciati sul campo contro squadre di livello palesemente inferiore. Le stesse che, paradossalmente, si troveranno sulla strada il Milan da qui alla 19.ima (e che Pioli teme sempre tantissimo) e l'Inter, cui manca solo la Roma, all'OIimpico, tra le sette sorelle da affrontare. Piccolo, doveroso, inciso: andrebbe aggiunta alla lista la Fiorentina, che ha gli stessi punti di Lazio e Juve e ha già affrontato tutte le prime sette.

Fatto sta che la classifica di fine anno, con ogni probabilità, sarà determinata dai sei scontri diretti che ci attendono. Eccoli: 

14.ima giornata: 
Juventus-Atalanta
Napoli-Lazio

16.ima giornata:
Roma-Inter
Napoli-Atalanta

18.ima giornata:
Atalanta-Roma
Milan-Napoli

Dopo, solo dopo, si potrà realmente capire chi lotterà per lo scudetto e chi, invece, dovrà inseguire con le unghie e con i denti solamente un posto in Champions.

 

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