Il tecnico giallorosso dopo la vittoria sull'Udinese: "Non è stata facile, lo è diventata solo sul 3-0. Dybala in Europa League? Sono ottimista"
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José Mourinho non nasconde la soddisfazione per la preziosa vittoria contro l'Udinese: "Abbiamo fatto diversi cambi rispetto all'Europa League, abbiamo rischiato qualcosa, ma c'è stata un'ottima risposta di squadra - ha raccontato il tecnico della Roma ai microfoni di Dazn -. Il risultato può far pensare a una partita facile, ma non lo è mai stata, neanche sul 2-0 ero tranquillo. La partita è finita solo sul terzo gol, ma non è il risultato che ho percepito nel corso della gara".
Uno dei punti forti della squadra, senza dubbio, è la fase difensiva: "Dico sempre che un allenatore normale, in una situazione in cui non si possono comprare tutti i giocatori che si vogliono, deve saper sviluppare i punti di forza e nascondere quelli di debolezza. Abbiamo bisogno di recuperare palla alto, fare pressione, perché non abbiamo la capacità di grandi strappi in avanti, infatti quando ci siamo abbassati abbiamo sofferto troppo".
Giovedì la gara di ritorno contro il Feyenoord, dopo la sconfitta per 1-0 di Rotterdam: "Ora dobbiamo dimenticare il campionato e vedere cosa possiamo fare giovedì, io penso che giovedì ce la possiamo fare. Se ci sarà Dybala? Forse. Se me lo chiedete sono più ottimista che pessimista".
La vittoria sull'Udinese è arrivata con 6 italiani in campo dal 1': "A me piace questa cosa, la società ha un ottimo rapporto col calcio giovanile, anche se quello di oggi è un calcio universale, con calciatori stranieri in tutti i campionati. Tutti i calciatori di casa Roma, o comunque italiani, fanno sentire a casa loro chi arriva e questo permette anche ai tifosi di starci sempre vicini in ogni momento. Bove ha segnato, poi ha fatto un errore che poteva costarci caro sul rigore che Rui ha parato, ma fa parte del percorso di crescita, sono molto contento di lui, un ragazzo romano e romanista".
Grande protagonista della serata il capitano, Lorenzo Pellegrini: "Serviva vincere e giocare con fiducia, senza pressioni per il rigore sbagliato a Rotterdam e per prestazioni non eccezionali. È un giocatore che ha sempre la nostra fiducia, la decisione di non fargli tirare il rigore c'è stata solo perché pensavo non avesse bisogno di pressioni extra. Fossimo stati già in vantaggio lo avrebbe tirato lui. I commenti negativi sui social fanno parte del mondo di oggi, ma noi siamo tutti uniti e i tifosi dell'Olimpico anche".