LA PRESENTAZIONE

Roma, Mkhitaryan si presenta: "Felice di essere qui"  

Il nuovo acquisto giallorosso: "In attacco posso giocare ovunque, ma preferisco partire dall'esterno e accentrarmi"

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In casa Roma è il giorno della presentazione di Mkhitaryan, arrivato in prestito dall'Arsenal in cambio di 3 milioni di euro: "Sono molto felice di essere qui - le prime parole dell'armeno in conferenza stampa -. Prima di arrivare ho passato un periodo non facile. Sono consapevole di dove arrivo e degli obiettivi del club e farò di tutto per raggiungerli. Oggi ho incontrato mister e squadra e ci sono tutte le condizioni per un buon lavoro".

SUL RUOLO
"Posso ricoprire tutte le posizioni di attacco, ma quello che più conta è essere utile per la squadra. La mia qualità migliore è partire dall'esterno e accentrarmi. Cosa mi manca per segnare di più? Prima di tutto in nazionale gioco in posizione centrale godendo di più libertà. Nelle ultime squadre di Premier partivo da una posizione più arretrata in cui dovevo cucire centrocampo e attacco. Il mio obiettivo è segnare quanti più gol e assist per aiutare la squadra".

SU ARMENIA-ITALIA IN NAZIONALE
“Ho rivisto i compagni che ho affrontato qualche giorno fa. Ho scambiato qualche battuta con Alessandro (Florenzi, ndr) dopo l’Italia. Adesso le nazionali sono alle spalle ed è importante concentrarsi sulla Roma”.

SULLO SHAKHTAR DI FONSECA
“Ho seguito la squadra, ma non ho analizzato nel dettaglio. Ho sempre visto un calcio spettacolare e offensivo. Mi ha colpito come lo Shakhtar tenesse testa a grandi squadre. Spero che il mister possa fare lo stesso a Roma”.

SUI TIFOSI
“Ho ricevuto diversi messaggi, erano contenti delle mie prestazioni con l'Armenia. Ora le nazionali sono alle spalle e la Roma è una nuova esperienza. non mollerò mai e lotterò fino alla fine per far raggiungere gli obiettivi. Sono abituato alla pressione delle grandi squadre, il minimo errore viene criticato e le buone prestazioni esaltate. Le critiche fanno parte del calcio e vanno affrontate. Sono come comportarmi e accetto tutto. Ho scelto la Serie A perché è una grande avventura. Non abbiamo neanche parlato di denaro sono qui per divertirmi e godermi il calcio”.

SULL'ADDIO ALLA PREMIER
“L’Inghilterra ora appartiene al passato e voglio concentrarmi sull’Italia. Scegliendo la Roma non mi sento di aver fatto un passo indietro perché è un grande club. Era arrivato il momento di cambiare aria. Per un calciatore è importante trovare piacere nel giocare a calcio, non importa dove. Negli ultimi mesi all’Arsenal non provavo più lo stesso piacere”.

SUL VAR
"Ci sono situazioni in cui il Var può risultare utile e altre no, perché toglie ritmo. A volte capita di segnare e festeggiare e non si sa se esultare. Le emozioni non possono essere le stesse. Con l’italia il cartellino rosso forse non ci sarebbe stato, ma l’arbitro può sbagliare".

SULL'ADDIO ALL'ARSENAL
“Perché mi hanno ceduto in prestito negli ultimi giorni? E’ una domanda difficile perché non faccio parte della dirigenza. Non lo so. Era sicuramente un mio desiderio, stavo giocando poco e ho deciso di cambiare. Sapevo che a Roma avrei avuto più possibilità. Per l’Arsenal non sarà stato facile, ma ora sono qui e ho la possibilità di dimostrare”.

SUL POSSIBILE PERIODO DI ADATTAMENTO
“Quando sono arrivato in Germania e Inghilterra ero più giovane. Ora alla mia età sono sicuro che non avrò problemi e anche i miei compagni di squadra mi aiuteranno nell’integrarmi. Spetta però soprattutto a me. Starò qui una stagione e dovrò farlo il più velocemente possibile. Se sarò disponibile la prossima partita? Ho parlato anche con il mister di diverse cose. nessuno può essere sicuro di giocare la prossima in questo momento. La decisione spetterà a lui, io dal canto mio farò del mio meglio. Lavorerò duro, sono qui per vincere e non perdere tempo”.

SULL'EUROPA LEAGUE
“La stagione è appena iniziata e sono sicuro che un passo alla volta potremo raggiungere i nostri obiettivi. Tutti i giocatori della rosa hanno grandi ambizioni e vogliono vincere. Le mie ambizioni e quelle della Roma coincidono. Ora è prematuro fare discorsi e piano piano avremo le idee più chiare”.

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