DOPO LA SOSPENSIONE

Fienga: "Inevitabile la sospensione di Petrachi. La Roma non è un supermercato"

Il CEO giallorosso: "Disallineamento dell'ex ds nella percezione dei ruoli e nel rapporto con i vertici della società"

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In casa Roma tiene ancora banco il caso Petrachi, sospeso ieri con una nota ufficiale. La società, tramite Guido Fienga, cerca di fare ulteriore chiarezza: "Avremmo voluto evitare di sospenderlo ma è stata una scelta inevitabile, essendosi rotto un rapporto fiduciario. È stato evidente un disallineamento nella sua percezione dei ruoli e nel rapporto coi vertici della società. Niente che riguardi il mercato comunque".

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Il CEO giallorosso rassicura i tifosi sulle ambizioni della Roma: "Non cambia di una virgola l’intenzione di far salire di livello società e squadra, nessun ridimensionamento. E la concentrazione di club e squadra resta massima, in vista del campionato e dell'Europa League".

A tal proposito Fienga fa un paragone chiaro per spiegare le strategie di mercato: "Già la scorsa estate abbiamo dimostrato di non essere un supermercato come molti dicevano. Puntiamo a conseguire gli obiettivi e trattenere i giocatori che dimostreranno il loro valore". 

Su Zaniolo e Pellegrini, ambiti da molte squadre: "Se restano? La risposta è nei concetti che ho spiegato. Far trovare qui a Nicolò e Lorenzo riscontro alle loro ambizioni. Questo è il modo più corretto di motivare i nostri giocatori e fargli vedere il futuro sempre nella Roma".

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