Le parole del centrocampista azzurro: "Ho parlato tanto col ct, quello che mi dirà lo custodirò come se lo avesse detto mio padre"
Sandro Tonali suona la carica verso Israele, con una vittoria la Nazionale aggancerebbe il secondo posto nel girone di qualificazione ai Mondiali 2026: "Ogni partita è diversa dall'altra (riferendosi al 5-0 all'Estonia, ndr), gli avversari sono diversi e noi siamo diversi. Vogliamo solo vincere, giocare per i tre punti e non pensare ai playoff o alla Norvegia".
Tornando al match di venerdì: "Gattuso ci ha trasmesso positività, ci ha fatto capire che siamo forti, che abbiamo fatto grandi partite e vinto con grandi squadre. Anche dopo il primo tempo senza gol di Bergamo ha tenuto alto l'ordine in campo, la positività, poi con l'1-0 ci siamo sbloccati. Ci ha trasmesso la voglia e la cattiveria che non mancava ma era a livelli bassi. L'ha ritirata fuori a tutti i giocatori".
Parlando a Sky, il centrocampista ha sottolineato il suo bel rapporto con Gennaro Gattuso, da sempre indicato come suoi idolo da giocatore: "Ho parlato molto con lui, sarebbe stato bello essere allenato da lui prima ma ora sono felice che stia accadendo in Nazionale. Quello che mi ha detto e mi dirà lo custodirò come se lo avesse detto mio padre. Io il Gattuso dell'Italia di Gattuso? No lui farà sì che in campo ci saranno 11 Gattuso".
In conferenza, Tonali ha aggiunto: "A Bergamo è stato importante non disunirci dopo i primi sessanta minuti, giocati in una sola metà campo ma senza riuscire a segnare. Dopo l'uno a zero ci siamo sbloccati ed è stata un'altra partita. Siamo contenti per quanto fatto venerdì ma domani sarà tutta un'altra storia. Affrontiamo un avversario con giocatori forti, non dobbiamo sottovalutare nessuno. L'importante è vincere, poi penseremo alla differenza reti, ai play-off e alla Norvegia".