"Il provvedimento è volto proprio a tutelare quella parte sana del tifo, persone che vogliono sostenere una squadra, vogliono andare a divertirsi all'interno dello stadio, rispetto ad alcune interferenze da parte di alcuni soggetti". Così il procuratore di Bari, Roberto Rossi, questa mattina a Foggia durante un vertice in prefettura, è tornato sull'inchiesta che ha svelato una serie di intimidazioni esercitate sulla compagine societaria del Calcio Foggia che ieri ha portato all'arresto di quattro persone, all'emissione di 52 Daspo e all'amministrazione giudiziaria della società, prima volta in Italia per una squadra di calcio. "Noi siamo intervenuti chirurgicamente - ha aggiunto il procuratore - con quelli che sono i provvedimenti, insieme al tribunale, con le forze dell'ordine. E quindi siamo intervenuti per permettere che i tifosi foggiani si vadano a divertire. Siamo partiti da una denuncia che è un segnale molto positivo". Rossi ha anche sottolineato che "l'aspetto più inquietante è il tentativo da parte della criminalità organizzata di intervenire in un mondo soprattutto per ragioni economiche". Alla domanda dei giornalisti relativamente ad eventuali sviluppi dell'inchiesta ha detto: "Noi teniamo sempre aperti i dossier".