INCHIESTA PLUSVALENZE

Plusvalenze, l'avvocato della Juventus: "I parametri della procura Figc non sono applicabili"

L'avvocato Bellacosa ha sottolineato come manchino regole e principi contabili precisi per stabilire le valutazioni dei giocatori

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Le accuse mosse alla Juventus dalla procura della Figc sulla questione plusvalenze, oltre a non essere fondate, sono in contrasto con la giurisprudenza penale e sportiva. È quanto ha detto l'avvocato del club bianconero, Maurizio Bellacosa, intervenuto oggi in difesa della società alla ripresa del processo. Il legale ha sottolineato che gli addebiti si basano su parametri, messi a punto dai consulenti della procura, che non si possono applicare.

Secondo Bellacosa, per stabilire che una plusvalenza è fittizia, e che quindi sia stato comunicato un dato falso, bisognerebbe avere come riferimento un parametro normativo o tecnico. Nel caso delle valutazioni dei calciatori, però, mancano regole e principi contabili precisi e, a giudizio dei difensori della società bianconera, la procura della Figc ha basato le accuse su una metodica, messa a punto da un team di 8 consulenti, completamente nuova, mai applicata in precedenza e del tutto opinabile. Bellacosa, rispetto alle conclusioni del procuratore, ha parlato di "costruzione ondivaga".

LA QUESTIONE TRANSFERMARKT
Nel corso dell'intervento, la difesa Juventus ha anche citato un'intervista a "Follow the Money" di Martin Freudl, la persona che si occupa dei valori dei giocatori della Bundesliga per il portale Transfermarkt (che nel deferimento della Procura Figc è citato tra le fonti di controllo per desumere le discrepanze tra valutazioni dei giocatori e cifre messe a bilancio): "Io sono un assistente sociale, faccio queste cose per Transfermarkt per divertimento mentre l'industria del calcio muove milioni. Il contrasto è folle, è irreale: passo una parte del mio tempo libero a casa al mio computer e poi l'industria del calcio prende sul serio le mie valutazioni".

PARATICI: "CONTESTAZIONI PROCURA FIGC ADDOLORANO"
Si è detto "addolorato" dalle contestazioni mosse dalla procura della Figc sulla questione plusvalenze Fabio Paratici. L'ex manager della Juventus, ora direttore generale del Tottenham, è intervenuto in videoconferenza dall'Italia alla ripresa del processo sportivo e, nel respingere gli addebiti, ha manifestato il proprio dispiacere per la sensazione che dopo 30 anni nel mondo del calcio si sia messo in discussione la sua professionalità e il suo profilo personale. Oltre a Paratici hanno parlato il manager bianconero Federico Cherubini, gli avvocati Maurizio Bellacosa, Davide Sangiorgio e Nicola Apa, e un docente della Bocconi, Lorenzo Pozza, che è entrato nel merito delle accuse criticando la metodica messa a punto dai consulenti della procura federale

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