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"no a violenza sulle donne": serie B in campo

Prosegue la campagna di sensibilizzazione contro la violenza sulle donne

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Prosegue la campagna di sensibilizzazione contro la violenza sulle donne che la Lega Serie B porta avanti sui campi grazie ai venti club e insieme al dipartimento della Pubblica sicurezza, direzione centrale Polizia criminale, e all'organismo congressuale forense. Un impegno sempre attuale anche alla luce dei report del Ministero dell'Interno che raccontano di un fenomeno con numeri ancora troppo alti e dei recenti casi di femminicidio apparsi sulle cronache nazionali. Per questo durante la 21/a giornata della Serie B, in programma il prossimo weekend, la Lega B ha organizzato una serie di iniziative per, come spiega il presidente della Lega B, Mauro Balata, "non abbassare la guardia e attraverso lo straordinario veicolo comunicativo che e' il calcio lanciare messaggi all'opinione pubblica affinche' questo odioso crimine, che rappresenta una violazione dei diritti umani, sia definitivamente sradicato dalla nostra societa'". "Ringrazio - aggiunge Balata - l'organismo congressuale forense e la direzione centrale di Polizia criminale, da sempre in prima linea per contrastare con professionalita' il fenomeno, per la loro attenzione nell'appoggiare le nostre iniziative". I giocatori delle due squadre nel pre-gara indosseranno al polso un nastro rosso mentre sui led bordocampo apparira' la scritta No alla violenza sulle donne con l'hashtag .BASTA che riprende la campagna lanciata nel 14° turno, quando si gioco' con uno speciale pallone rosso. Per Vittorio Rizzi, direttore centrale Polizia Criminale, "la violenza di genere e' un fenomeno complesso, che per essere contrastato richiede un'approfondita e incessante analisi interforze. Ringrazio la Lega B: oggi le squadre piu' amate dagli sportivi possono veicolare insieme a noi dorze di polizia un messaggio di fondamentale importanza". Nei primi quindici giorni del nuovo anno, sono stati registrati 12 omicidi, con 5 vittime donne, tutte uccise in ambito familiare o affettivo; di queste, 4 hanno trovato la morte per mano del partner o ex partner. "Dati purtroppo inquietanti - conclude Balata - che danno una dimensione del problema e della necessita' di proseguire con il massimo impegno per promuovere azioni di prevenzione e contrasto".

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