L'INTERVISTA

Ventura: "Noi fuori con Spagna e Svezia. Gravina vicino al ct, io ero solo"

Il commissario tecnico che ha fallito l'approdo a Russia 2018, si toglie qualche sassolino dalla scarpa

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"A Palermo, dopo la sconfitta con la Macedonia del Nord, il presidente Gravina era seduto accanto a Mancini. Io a San Siro ero solo, l'unico colpevole, eppure sono uscito con Spagna e Svezia. Non l'ho mai trovato giusto" - così l'ex ct azzurro Gian Piero Ventura intervistato dal 'Corriere della Sera' - "Ho sorriso in questi giorni leggendo alcune dichiarazioni, qualche giornale: 'Nel calcio può succedere', 'Caccia ai colpevoli'. Nel 2017 ce n'era solo uno. Trovai scorretto dovermi prendere tutte le colpe. Ma ormai l'ho superato, spero che l'Italia torni presto tra le migliori squadre del mondo", ha aggiunto.

Per Ventura Mancini fa bene a restare sulla panchina della Nazionale: "Ci sono tutti i presupposti per riprendere il discorso interrotto a Palermo. Abbiamo difficoltà a segnare e si criticano le punte, ma tra le prime sei squadre di serie A non c'è nessun attaccante italiano. Ci siamo giocati la qualificazione al Mondiale con giocatori naturalizzati, segno che qualcosa non va, è evidente. Ma ne discutiamo solo dopo un fallimento, tra una settimana saremo di nuovo concentrati su Juventus-Inter. Servono delle riforme concrete, non basta parlarne, e un rapporto diverso tra i club e la Nazionale: non può essere vista come un fastidio, dovrebbe essere il riferimento di tutto il sistema. E poi ci sono troppe partite, spesso i giocatori tornano stanchi o infortunati. È come un gatto che si morde la coda".

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