VERSO ALBANIA-ITALIA

Albania, Reja: "Molto emozionato, sarà una festa: spero in un 4-4"

Il ct in conferenza: "L'Italia fuori dai Mondiali è una delusione, ma meno male che Mancini ha deciso di restare"

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Edy Reja si prepara ad affrontare la Nazionale di Mancini con la sua Albania in un match per lui molto speciale: "L'affetto per l'Italia lo conoscete e, quando non gioca contro l'Albania, tifo sempre per l'Italia - le sue parole in conferenza stampa. Domani non posso certo andare contro i miei interessi... Se venisse fuori un 3-3 o un 4-4 sarebbe straordinario. Sarà una festa per noi, un'amichevole migliore non potevo averla. Sono particolarmente emozionato, domani quando sentirò i due inni mi commuoverò, sicuramente".

L'ex tecnico, tra le tante altre, di Napoli e Lazio ha poi parlato della mancata partecipazione azzurra a Qatar 2022: "È stata una delusione un po' per tutti, a volte capitano degli episodi come i rigori e all'Italia è andata male. Mi dispiace molto, ma meno male che Mancini ha deciso di restare per proseguire nel progetto. Sono convinto che farà benissimo. C'è questo 2006, Pafundi, di cui mi parlano molto bene. Con lui, Miretti e Fagioli avrà modo pian piano di far bene, sta lavorando per il futuro e mi auguro possa centrare anche altri obiettivi perché se lo merita".

Reja ha detto la sua anche sulle possibili motivazioni del fallimento azzurro: "I settori giovanili in Italia sono composti quasi interamente da stranieri. In passato c'erano blocchi di Juventus, Inter e Milan, ora Mancini deve invece pescare dappertutto, sono pochi i giocatori di squadre con esperienza internazionale. In ogni partita basta un niente, in queste gare sei dentro o fuori, non è il campionato dove puoi recuperare. Non ci sono squadre che puoi prendere sottogamba, ma il problema principale è che in Italia ci sono tantissimi stranieri. L'Italia senza due Mondiali è tosta da vedere".

Il discorso si è poi spostato sugli aspetti tattici: "Il modulo che usiamo è sempre quello, il 3-5-2, è il modulo che ci ha dato più garanzie. I calciatori si sentono molto sicuri e non credo che cambierò. Poi magari può accadere a gara in corsa... Mancano alcuni giocatori storici, Djimsiti mi sarebbe servito in questa partita vista anche la sua esperienza internazionale. Mi manca un po' di gente, ma chi scenderà in campo darà sicuramente il 100%. Io il 3-5-2 l'ho utilizzato nel Napoli già 15 anni fa. Ora lo fa Conte, lo fa Mancini... Io ho iniziato 15 anni fa e ho fatto i complimenti anche a Mancini perché con la difesa a tre ha trovato veramente l'equilibrio. Poi alcune prestazioni sono venute bene, altre male, ma questo è un modulo che mi ha dato soddisfazioni".

Tra i giocatori più attesi ci sono Asllani e Bajrami: "Nell'ultima gara in casa contro Israele hanno giocato insieme, se l'hanno fatto è perché possono farlo. È chiaro, però, che hanno bisogno di certi equilibri attorno visto che uno è un trequartista e l'altro un regista di centrocampo. C'è quindi bisogno di chi poi li protegge nell'interdizione".

Per l'Albania una gara che può dire molto sul livello raggiunto: "Può essere la gara giusta, ma giocare contro l'Italia non è facile. È sicuramente una gara che potrà darci indicazioni importanti, una di quelle che fa piacere disputare. Vediamo a che punto siamo arrivati, anche se mi sarebbe piaciuto avere la rosa al completo".

BERISHA: "RISPETTO PER L'ITALIA, MA VOGLIAMO FAR BENE"

In conferenza col ct ha parlato anche Etrit Berisha: "Vogliamo fare bene in questa gara, specialmente dopo i risultati ottenuti nell'ultima Nations League - ha detto il portiere del Torino -. Speriamo di ottenere un buon risultato. Conoscendo l'Italia sappiamo che sarà una gara difficile, ma abbiamo le qualità giuste per affrontarla. La nostra mentalità un po' balcanica ci punisce di tanto in tanto quando giochiamo contro squadre sotto il nostro livello. Quando invece giochiamo contro chi è più forte di noi lo facciamo con la testa giusta. Abbiamo imparato da questi errori, domani disputeremo la partita giusta. Chi temo? Nessuno in particolare, ma ho tanto rispetto per tutti i giocatori. L'Italia ha un buon gruppo e l'ha dimostrato vincendo l'Europeo, ha giocato come squadra ed è interamente composta da buoni giocatori".

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