"SPROFONDO AZZURRO"

Napoli, la crisi è aperta: è il peggior inizio dal 2013 

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La settimana nera del Napoli, quella senza vittorie ma ricchissima di polemiche arbitrali, si chiude nel peggiore dei modi: gli azzurri a Roma perdono la terza partita nelle prime 11 giornate, vedono allontanarsi la zona Champions League e soprattutto eguagliano il primato negativo di Sarri nel 2016-2017, quando però l'attuale tecnico della Juve riuscì a conquistare 20 punti contro i 18 messi insieme fin qui da Ancelotti. Un inizio di stagione che riporta le lancette agli anni in cui il club di De Laurentiis aveva ambizioni certamente inferiori allo scudetto e precisamente al 2013, primo anno dell'era Benitez.

Nonostante il buon avvio in Champions, con la vittoria sul Liverpool come fiore all'occhiello, Ancelotti ha 7 punti di ritardo rispetto alla sua prima annata sulla panchina azzurra (i punti di distanza dalla vetta sono già 11) e all'Olimpico sono tornati a galla i difetti già visti più di una volta in questa prima parte di stagione: il Napoli sbaglia troppe occasioni, subisce gol con eccessiva facilità e la confusione è palpabile. La squadra di Ancelotti, che continua nel suo sfrenato turnover, pecca in termini di continuità e le prestazioni finora sono state troppo altalenanti.

Sotto processo anche il rendimento dei singoli: a sorprendere è soprattutto la difficoltà della difesa, che sulla carta sembrava resa impenetrabile dall'arrivo di Manolas e invece ha già incassato 15 reti in 11 gare (che è record negativo) nonostante i miracoli di Meret e paga il nervosismo e i continui errori di Kalidou Koulibaly. Soltanto tre clean sheet da inizio anno sono troppo pochi, è evidente, così come sono evidenti le difficoltà a centrocampo, dove manca un giocatore capace di dare un po’ di ordine all’azione. 

I battibecchi tra Insigne e Ancelotti, le uscite pubbliche di De Laurentiis e le questioni contrattuali ancora da definire di Mertens e Callejon hanno contribuito e stanno contribuendo a scuotere ancora di più lo spogliatoio, dove il nervosismo è aumentato molto per via delle ultime discutibili decisioni arbitrali. 

A inizio anno, dopo aver investito molto sul mercato (Lozano e Manolas due tra i tre più pagati dell'era De Laurentiis), l'obiettivo dichiarato da Ancelotti era lo scudetto, che oggi appare già compromesso. Di chi è la colpa? La piazza si interroga, ma intanto bisogna ritrovare il sorriso e la via del gol, perché se la vetta oggi appare irraggiungibile, la zona Champions è un obiettivo da centrare a tutti i costi. Solo l’idea di restare fuori dall'Europa che conta mette infatti in grande apprensione Aurelio De Laurentiis, perché la mancata partecipazione alla prossima Champions appesantirebbe il bilancio del Napoli di una settantina di milioni di euro tra introiti Uefa e tutto ciò che comporta l’indotto.

24 agosto 2019, Ancelotti: "Lottare per lo scudetto" 

 

 

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