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Napoli, attesa e ansia per la risonanza di Insigne. Barcellona a rischio

Da prima diagnosi si tratta di risentimento alla coscia sinistra. Verdetto nelle prossime ore

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Da prima diagnosi si tratta di risentimento alla coscia sinistra. Ma sarà la risonanza magnetica delle prossime ore a definire la reale gravità dell'infortunio di Insigne, uscito in lacrime nelle battute finali di Napoli-Lazio, definendo di conseguenza i tempi di recupero, determinando se il capitano ce la farà per l'incrocio Champions di sabato con il Barcellona. Il ko di Insigne è l'unico appunto negativo in vista del  faccia a faccia con Messi. Perché per il resto contro la Lazio i gattusiani mostrano che la spina è ben attaccata. A cominciare dal rapporto tiri in porta 6 - gol 3, concretezza del 50% la miglior percentuale realizzativa del Napoli nel campionato post Cornavirus. Una consistenza sottoporta che servirà eccome al Camp Nou. 
 

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C'è poi tutto o quasi dal punto di vista tattico tra prima fase di pressione, palleggio, chiusura delle linee di passaggio avversario e ripartenza. Ci sono le reminiscenze delle giocate sarriane: vedi taglio della punta esterna, come in questo caso: cross di Mertens e tiro di Callejon, vedi giocate in velocità sfruttando gli spazi come quella che porta al gol di Politano. Ci sono poi tensione e adrenalina, vedi quanto succede fra panchine e calciatori in campo. Detto che i cambi arrivano dopo il 75esimo l'idea è che quella di ieri sia la formazione anti Barcellona.
Restano solo un paio di problemi. Il primo, come limitare Messi.
Il secondo se Insigne sarà a disposizione. Per questo c'è da aspettare le prossime ore e il verdetto della risonanza magnetica. 
 

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