IL LUNGO ADDIO

Maradona, lungo addio con il giallo imbalsamazione: ma alla fine è stato sepolto a Bella Vista 

Il Pibe de Oro morto per una insufficienza cardiaca acuta. Nel corso della giornata si era parlato di una lettera con le sue volontà

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Dopo lo shock e il dolore, ora non resta che il ricordo: la morte di Diego Armando Maradona ha sconvolto il mondo del calcio ma non solo. La lunga giornata che ha portato alla sua sepoltura è cominciata con l'allestimento della camera ardente alla Casa Rosada, palazzo presidenziale argentino, a Buenos Aires dove il popolo albiceleste è accorso per l'ultimo saluto al suo eroe. Il feretro è stato poi spostato nella serata italiana a causa degli scontri che sono scoppiati in città e poi trasportato al Jardin Bella Vista dove è stata celebrata la cerimonia privata cui hanno partecipato solamente famigliari e amici stretti. Intanto, mentre i risultati preliminari dell'autopsia parlano di "insufficienza cardiaca acuta" come causa del decesso, nel corso della giornata era parlato di una lettera scritta di suo pugno in cui Maradona aveva chiesto di essere imbalsamato. La notizia, rilanciata da alcuni media argentina, è non confermata, è stata poi smentita dai fatti. Maradona, secondo i principali media internazionali, è stato sepolto vicino ai suoi genitori.

GLI AGGIORNAMENTI DI GIORNATA

CERIMONIA TERMINATA: MARADONA SEPOLTO AL CIMITERO DI BELLA VISTA
La cerimonia funebre, privata per volontà dei suoi famigliari, è finita pochi minuti dopo la mezzanotte italiana. Diego Armando Maradona, a questo punto, dovrebbe essere sepolto nel cimitero di Bella Vista a meno di altre disposizioni. Resta infatti il giallo dell'ipotesi imbalsamazione.

COMINCIATA LA CERIMONIA FUNEBRE
Alla presenza di familiari e amici, è cominciata alle 23.35 circa la cerimonia funebre di Diego Armando Maradona al cimitero di Bella Vista dove verrà sepolto vicino ai suo genitori 

LA LETTERA CON LE VOLONTA' DI MARADONA
"Non desidero statue o monumenti in mio onore, voglio che la gente possa venire salutare me e non una riproduzione. Nel pieno delle mie facoltà, dispongo quindi che dopo la mia morte si proceda a imbalsamarmi ed espormi in un luogo adeguato". Questo il testo della lettera con le volontà di Maradona.

IL FERETRO E' ARRIVATO AL CIMITERO
Il corteo funebre è arrivato al cimitero di Bella Vista, atteso da migliaia di persone, tenute a bada da un cordone di poliziotti attorno alle 23. Anche al cimitero ci sarebbero stati scontri tra i fans del Pibe de Oro e i poliziotti stando quanto riferito dall'emittente Tn. Nel frattempo sarebbe spuntata una disposizione firmata di suo pugno in cui  Maradona avrebbe espresso la volontà di essere imbalsamato.

INIZIATO IL CORTEO FUNEBRE
La salma di Diego Armando Maradona ha lasciato la Casa Rosada, la residenza del presidente dell'Argentina, dove si è svolta la veglia funebre a cui hanno partecipato migliaia di cittadini di Bueno Aires. La vettura con il corpo del Pibe de Oro - come mostrano le immagini delle tv argentine – è accompagnata da un imponente cordone di sicurezza con la polizia che cerca di fare spazio attraverso l'uso motociclette e anche un camion idrante. Ai lati migliaia di persone che applaudono, cantano e gridano il nome di Diego. Ad accompagnare il feretro all'uscita dalla Casa Rosada la famiglia, i parenti più stretti e il presidente Alberto Fernández. La salma di Maradona sarà tumulata al Jardin Bella Vista, cimitero privato fuori dal caos di Buenos Aires, dove riposano già i genitori di Diego. Il cimitero dove sarà sepolto il Pibe de Oro si trova a circa 40 km da Buenos Aires, un'ora di viaggio lungo la Avenida 9 de Julio. Le immagini mostrano sulla carreggiata al lato di quella occupata dal carro funebre e dal cordone di motociclette e vetture di sicurezza, un altro cordone di moto di tifosi e appassionati di Maradona decisi a dare l'ultimo saluto al loro idolo e ad accompagnarlo fino al luogo in cui riposerà per l'eternità.

NAPOLI RICORDA MARADONA CON UN LUNGO APPLAUSO
Un lungo applauso ha unito la città di Napoli in ricordo di a Diego Maradona. Alle 21 i napoletani hanno infatti acceso alle finestre i lumi e le candele e appena è finito il minuto di raccoglimento allo San Paolo hanno a lungo applaudito dai balconi e dalle finestre, scandendo "Diego, Diego". L'appello si era diffuso sui social network e anche sui manifesti affissi oggi in tutta la città e i napoletani lo hanno raccolto, trovando il modo di partecipare al ricordo anche nel periodo di Covid-19 che ha chiuso l'accesso allo stadio a tutti.

INCIDENTI A BUENOS AIRES, SPOSTATO IL FERETRO DALLA CASA ROSADA
 Incidenti a Buenos Aires durante la veglia per Diego. Polizia in assetto anti sommossa, dopo una lunga coda di piu' di venti isolati sono iniziati gli scontri tra la gente e le forze dell'ordine. Tutto nei pressi della Casa Rosada. Gli scontri, come riportano i media argentini, sarebbero scoppiati perche' la gente avrebbe chiesto piu' tempo per tenere aperta la veglia per Diego, in chiusura alle ore 16 argentine. Cosi' lungo la fila su Avenida de Mayo sono scoppiati i primi disordini con la polizia. Dopo gli scontri e' arrivata la decisione da parte della famiglia di Maradona di prolungare l'orario di apertura della veglia, ma a causa dei disordini, avvenuti sia fuori che dentro la Casa Rosada, il feretro di Maradona e' stato spostato dal palazzo presidenziale di Buenos Aires. Verra' messo nel cimitero Jardín Bella Vista. La Casa Rosada e' stata chiusa.

INSIGNE DEPONE CORONA DI FIORI AL SAN PAOLO
Il capitano del Napoli Lorenzo Insigne ha deposto una corona di fiori all'esterno dello stadio San Paolo in ricordo di Diego Armando Maradona, leggenda azzurra morta ieri a 60 anni. Come si vede dalle immagini tv di Sky, prima della partita Napoli-Rjieka Insigne si è recato dinanzi al memoriale creato spontaneamente dai tifosi dalla giornata di ieri all'esterno dello stadio che nei prossimi giorni diventerà ufficialmente intitolato proprio a Maradona.

ANCHE LA MAGLIETTA DEL NAPOLI SU FERETRO
Una maglietta del Napoli con il numero 10 è stata depositata poco fa sul feretro di Diego Maradona esposto nella Casa Rosada presidenziale. La maglietta, consegnata dall'ambasciata d'Italia a Buenos Aires, è stata collocata sulla bara, vicino a quelle della nazionale argentina, del Boca Juniors e dell'Argentinos Juniors, da una delle figlie di Maradona.

CENTINAIA DI BENGALA ACCESI INTORNO AL SAN PAOLO
Centinaia di bengala rossi si sono accesi intorno a tutta la circonferenza dello stadio San Paolo alle 18.20 e migliaia di tifosi hanno cominciato a cantare insieme "Ho visto Maradona". È la coreografia finale organizzata dagli ultras per mandare il loro saluto all'asso argentino prima della sfida di Europa League del Napoli.

NAPOLI, LUTTO CITTADINO NEL GIORNO DEI FUNERALI
Lutto cittadino a Napoli nel giorno delle esequie di Diego Armando Maradona ed esposizione delle bandiere a mezz'asta negli edifici comunali, anche per le 24 ore successive alle esequie. Lo dispone l'ordinanza firmata dal sindaco di Napoli, Luigi de Magistris. Il lutto cittadino è proclamato in virtù del fatto che - si legge - "Maradona è stato il miglior interprete del calcio mondiale ed è entrato a far parte della storia e del patrimonio di Napoli con cui si è creato un legame indissolubile, unendosi al dolore dei familiari e dell'intero popolo argentino". Nell'ordinanza si evidenzia che Maradona "con il suo talento e la sua magia ha onorato per sette anni la maglia della squadra del Napoli, regalandole i due scudetti della storia e altre coppe prestigiose, e ricevendo in cambio dalla città intera un amore eterno e incondizionato. Quel legame profondo e indissolubile - prosegue il testo - che da subito si è creato con i tifosi, cui ha regalato successi mai conseguiti prima e ancor oggi ineguagliati, è diventato negli anni un amore viscerale con la città, un rapporto unico e saldo con l'anima più sincera della comunità partenopea". Una scomparsa improvvisa da cui "l'intera comunità cittadina è rimasta profondamente turbata. La città di Napoli perde uno dei figli che maggiormente le ha dato onore e prestigio sul palcoscenico internazionale". E proprio in virtù del profondo legame, l'Amministrazione "interpretando i sentimenti che accomunano tutta la cittadinanza in questo momento doloroso, intende dare un segno tangibile della profonda e sentita partecipazione all'evento luttuoso". "Maradona ha incarnato il simbolo del riscatto - si sottolinea nell'ordinanza - di una squadra e dell'intera città che in lui si è pienamente identificata e in lui supera ogni divisione e mortificazione. Maradona ha combattuto i pregiudizi e le discriminazioni di cui erano ancora oggetto i napoletani all'interno degli stadi, diventando idolo dell'intera città e mai nessuno è riuscito ad immedesimarsi in modo così completo nel corpo e nell'anima di Napoli, con la quale el Pibe de oro condivide la genialità e l'unicità, ma anche la sregolatezza e i tormenti che lo rendono vero figlio della città, una città che gli perdona anche le debolezze e le fragilità dell'uomo che mai offuscano la grandezza del campione", conclude il testo.

CARECA: "HO PERSO UN FRATELLO"
"Ho perso un fratello, un amico col quale mi sono divertito in campo e fuori. Diego era una persona molto, molto speciale, ho molta gratitudine per lui. E' difficile parlare di Diego... vai con dio amico mio, ci rivedremo". L'ex attaccante brasiliano Antonio Careca ha pubblicato un video sui social in cui ricorda commosso Diego Armando Maradona, scomparso ieri a Buenos Aires. Careca, che ha giocato quattro stagioni nel Napoli con Maradona, indossa nel video una maglia dell'Argentina autografata da Maradona. 

FOTO DI DIEGO SUL LETTO DI MORTE: CACCIA ALL'AUTORE
"Data la viralizzazione di un'immagine di Diego sul letto di morte, mi occupero' personalmente di trovare il mascalzone che ha scattato quella fotografia. Tutti i responsabili di un simile atto di codardia la pagheranno". Lo ha annunciato in un comunicato su Twitter l'avvocato Matias Morla, il legale di Maradona, a proposito di una presunta immagine del corpo del Pibe de Oro nella bara finita in rete. In un tweet successivo, lo stesso Morla annuncia di aver individuato il responsabile che definisce ancora "mascalzone". "Per la memoria del mio amico non riposero' finche' non avra' pagato per una tale aberrazione", ha aggiunto.

ANCORA IN MIGLIAIA DAVANTI AL SAN PAOLO
In migliaia a Napoli si sono raccolti davanti allo stadio San Paolo a Napoli, all'ingresso della curva B, cantando cori e celebrando la memoria di Diego Armando Maradona. I tifosi sono raccolti davanti all'ingresso della curva che da ieri sera e' diventato un enorme altare del ricordo dell'asso argentino, con un incessante pellegrinaggio di napoletani che depositano davanti al cancelli fiori, fotografie, disegni, e legano sciarpe del Napoli ai cancelli di recinzione dello stadio. I napoletani, tutti con le mascherine, sventolano due enormi bandiere, con l'immagine di Maradona. Su una di queste c'e' la scritta "essere bandiera".

IL PAPA GLI DEDICA UNA "STORIA"
Non solo una lettera ai familiari e il ricordo nella preghiera. Papa Francesco, argentino di nascita anche lui, dedica a Diego Armando Maradona, scomparso ieri, anche una storia dal suo account di Instagram. Sull'account Franciscus, nella sezione storie, appare infatti una foto di un loro incontro in Vaticano di qualche anno fa. Nella foto entrambi appaiono sorridenti, il calciatore argentino anche visibilmente emozionato. In basso compare lo stemma del Pontificato e il marchio di Vatican News. La storia e' accompagnata dall'hashtag .RIPMaradona.

TARGA "STADIO DIEGO MARADONA" AL SAN PAOLO
Dal sindaco de Magistris al presidente del Napoli De Laurentiis e' gia' stata manifestata l'intenzione di dedicare lo stadio San Paolo a Maradona. Ma per farlo ci vorra' "qualche settimana" come spiegato dall'assessore al ramo del Comune di Napoli Ciro Borriello. L'amministrazione sta predisponendo una delibera di Giunta con cui esprime il proprio indirizzo politico affinche' l'impianto di Fuorigrotta sia per sempre intitolato al campione argentino. I tifosi azzurri hanno pero' gia' risolto la questione, appendendo una targa con scritto "Stadio Diego Armando Maradona" alle transenne del San Paolo.

PLATINI: "MARADONA ERA UN RE BAMBINO"
"Era il piu' grande amante del calcio che ci fosse. Un re bambino". Cosi' Michel Platini, leggenda del calcio francese e della Juventus, ricorda Diego Armando Maradona in un messaggio inviato all'agenzie Associated Press. "È stato un po' eccessivo in tutte le cose, ma la cosa piu' importante e' che fosse eccessivo in campo ed e' stato bellissimo", ha aggiunto l'ex numero 10 della Juve.

FORSE ANCHE UNA PIAZZA PER MARADONA A NAPOLI
"Napoli e' in lutto cittadino. Stiamo preparando la delibera per intitolare lo stadio a Diego Armando Maradona. Lunedi' ci riuniremo con gli organi competenti, poi aspetteremo l'okay del Prefetto, che ha gia' espresso il suo via libera in maniera informale. Faremo il prima possibile per rendergli omaggio". Cosi' Ciro Borriello, assessore allo Sport del Comune di Napoli, intervenuto a Radio Punto Nuovo. Sulla possibilita' di far diventare Piazzale Tecchio (la piazza antistante lo stadio San Paolo, ndr) in Piazzale Maradona, aggiunge: "Non escludo che si possa fare, anche se a livello burocratico resta piu' facile e veloce intitolargli lo stadio".

LA QUESTIONE EREDITÀ SCATENA LA CRISI FAMILIARE
La linea di discendenti è composta dai cinque figli riconosciuti e da tre nipoti. La fortuna del campione argentino sarebbe valutata in "appena" centomila dollari (qui l'approfondimento)

VILLAS BOAS: "LA FIFA RITIRI TUTTE LE MAGLIE NUMERO 10"
Nessun giocatore dovrebbe più indossare la maglia numero dieci. E' la proposta lanciata dal tecnico dell'Olympique Marsiglia Andre Villas Boas per onorare la memoria di Diego Armando Maradona, scomparso ieri all'eta' di 60 anni. "E' una notizia triste - ha commentato il manager portoghese - Vorrei che la Fifa ritirasse la maglia numero 10 in tutte le competizioni, per tutte le squadre. Sarebbe il miglior omaggio che potremmo fargli. E' una perdita incredibile per il mondo del calcio".

-OGGI LA SEPOLTURA CON I GENITORI A BELLA VISTA-
La salma di Diego Armando Maradona sara' inumata oggi nel cimitero 'Jardin de Bella Vista', dove in passato sono stati sepolti sua madre e suo padre (Doña Tota, morta nel 2011 e don Diego, deceduto nel 2015). Lo riferisce il portavoce Sebastian Bianchi all'Afp. Creato negli anni '80, si tratta di un cimitero privato immerso nel verde, a 35 chilometri da Buenos Aires.

STASERA CANDELE E APPLAUSI DALLE FINESTRE DI NAPOLI
"Oggi alle 20.45 Napoli ricorda Diego Armando Maradona. Prima della partita metteremo alle finestre luci e candele e alle 21, dopo il minuto di silenzio, faremo partire da ogni finestra di Napoli il più grande applauso mai sentito nella storia della città. Grideremo il nome di Diego per far sentire al mondo che non lo dimenticheremo mai, che è il nostro figlio e fratelli più amato". Questo il testo dell'addio di Napoli a Maradona che è stato stampato su manifesti funebri, con il volto di Diego con il Vesuvio sullo sfondo.

-ROSARIO E LETTERA INVIATI DAL PAPA-
La famiglia di Diego Maradona ha ricevuto un rosario ed una lettera di condoglianze inviati da papa Francesco. Lo riferisce Radio Mitre di Buenos Aires. Già ieri il pontefice, attraverso il direttore della sala stampa vaticana, Matteo Bruni, aveva detto di essere "informato della morte di Diego Maradona" e di aver ripensato "con affetto alle occasioni di incontro di questi anni", in cui lo "ricordato nella preghiera".

-LO STORICO MEDICO PERSONALE: "NON CURATO COME SI DOVEVA"-
Alfredo Cahe, storico medico personale di Diego Maradona, ha criticato senza mezzi termini le ultime decisioni adottate per la salute dell'ex calciatore, sostenendo che il campione "non è stato curato come si sarebbe dovuto fare". "Non solo Diego avrebbe dovuto restare nella clinica (dove era stato operato) - ha detto, intervistato da Telefe' - ma in un'area ampiamente specializzata, con una infrastruttura differente a quella di cui disponeva nella casa dove è morto, simile a quella che era a sua disposizione quando lo portammo a Cuba".

L'ULTIMA COMPAGNA: "NON MI FANNO DIRE ADDIO A DIEGO"
"Non so perché mi fanno questo, sono stata la sua ultima partner, volevo solo dire addio a Diego". Lo ha detto, in lacrime, l'ultima compagna di Diego Armando Maradona, Rocio Oliva, dopo essere stata lasciata fuori dalla Casa Rosada dove da questa notte si sta svolgendo una veglia intima per il campione argentino. Secondo quanto riferito da El Clarin Oliva ha raccontato che stava aspettando "l'autorizzazione di Claudia" Villafane, ex moglie di Maradona che è stata vista entrare nel palazzo presidenziale con le figlie Dalma e Gianinna. Oliva è stata con il calciatore per sei anni e si sono lasciati nel 2018. "Mi hanno detto di tornare alle 7 con tutti gli altri", ha raccontato ai media in lacrime fuori dalla Casa Rosada: "Dicono che Claudia non vuole che io entri".

GUARDIOLA: "HA MIGLIORATO IL CALCIO"
"Un anno fa ho letto uno striscione su di lui che diceva: 'Non importa quello che hai fatto nella tua vita Diego, cio' che conta e' cio' che hai fatto per le nostre vite'. Ha dato molta gioia e ha migliorato il calcio". Il tecnico del Manchester City Pep Guardiola ricorda cosi' Diego Maradona, scomparso ieri all'eta' di 60 anni. "Quello che ha fatto per il Napoli e l'Argentina e' qualcosa di incredibile - ha aggiunto - Che riposi in pace, un grande abbraccio a tutta la famiglia a nome del City. In campo era unico. E' una notizia triste".

MICHAEL JORDAN: "ABBIAMO PERSO UN'ICONA GLOBALE"
"Abbiamo perso un'icona globale, Riposa in Pace Diego Maradona, Addio leggenda". Via social, anche un'altra icona dello sport mondiale, Michael Jordan, commemora la scomparsa dell'ex fuoriclasse del Napoli. 'Air' posta anche due foto di Maradona mentre si allena indossando la canottiera n.9 del Dream Team, la nazionale statunitense del 1992 che trionfo' all'Olimpiade di Barcellona,

-IL FERETRO AVVOLTO DALLA BANDIERA ARGENTINA E DAL NUMERO 10-
Con momenti di ripetuta tensione, è in corso a Buenos Aires l'estremo omaggio nella Casa Rosada presidenziale al feretro che contiene il corpo di Diego Armando Maradona. Dopo una lunga attesa all'esterno dell'edificio sulla Plaza de Mayo i visitatori debbono superare i controlli di sicurezza per poter entrare nell'edificio e poi sfilare a qualche metro di distanza dalla bara. La gente può sostare qualche secondo, lanciare fiori, bandiere e magliette, materiale che viene subito raccolto dagli addetti alla sicurezza. La bara, di legno chiaro, è chiusa, coperta da una bandiera argentina, da una maglietta della nazionale con il numero 10 e da un'altra del Boca Juniors. Le tv argentine mostrano la lunga fila delle persone in attesa che alle 7 locali del mattino è di centinaia di metri, prolungandosi fino all'Avenida 9 de Julio.

-FORSE GIA' OGGI I FUNERALI, MA IN FORMA PRIVATA-
I funerali di Diego Maradona potrebbero avere luogo già oggi, nella serata argentina. La famiglia non ha ancora preso una decisione definitiva, ma secondo quando trapela, la cerimonia potrebbe svolgersi in forma privata, anche per evitare il rischio di contagi di massa a causa del Covid, dopo la veglia alla Casa Rosada.

"CIAO DIEGO" ALLE FERMATE DEI BUS DI NAPOLI
Poche parole, un semplice saluto. Cosi l'Anm (Azienda napoletana mobilita') ha voluto ricordare Diego Armando Maradona. La scritta appare sulle paline degli autobus sistemate in corrispondenza delle fermate.

GIA' SVOLTA UNA CERIMONIA PRIVATA
La famiglia e gli amici più stretti di Diego hanno avuto accesso alla Casa Rosada già all'alba, per una cerimonia privata. Presenti tra gli altri Carlos Tevez, Martin Palermo e Guillermo Coppola, oltre che i campioni del mondo di Messico '86. Diego Armando Maradona Junior, ricoverato per il Covid-19, è rimasto in Italia. Ha portato un ultimo saluto a Maradona anche Victor Galindez, storico massaggiatore della nazionale. L'ex portiere Sergio Goycochea, titolare nel Mondiale in Italia, è stato uno dei primi ad arrivare alla camera ardente. In rappresentanza del Boca Juniors sono arrivati Carlos Tevez e Ramon Abila. Gli Xeneizes erano tornati a Buenos Aires poche ore prima dopo il rinvio della gara di Copa Libertadores con l'Internacional de Porto Alegre. La bara di Maradona, spiega il Clarin, sarà chiusa. Da parte della famiglia non ci sono state richieste particolari, a parte la volontà di porre una bandiera dell'Argentina vicino o sopra la bara.

DE MAGISTRIS: "PARTITO L'ITER PER DEDICARGLI IL SAN PAOLO"
"Ci siamo mossi già stamattina, faremo i primi passi formali per dedicare lo stadio di Napoli a Maradona. Ci sono dei tempi, ma saranno tempi brevi, perché quando c'è una volontà così forte credo che non ci sia carta bollata che tenga. Speriamo di farlo coincidere con l'inizio della ripresa delle partite con il pubblico. Sarebbe bellissimo". Lo ha detto il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, a Rtl 102.5. De Magistris ha ricordato che quando Maradona è arrivato a Napoli "è stato il riscatto di un popolo. Lui amava Napoli, quindi voleva, attraverso il calcio, far conoscere al mondo una città piena umanità, cuore, energia, fantasia. E oggi vedo anche giovanissimi, che non lo hanno conosciuto, come i miei figli, che però tengono Maradona nella testa e nel cuore".

CONTINUA L'OMAGGIO DEI TIFOSI DEL NAPOLI
Continua anche stamattina, dopo essere andato avanti fino a notte fonda (QUI LE FOTO), l'omaggio dei napoletani a Maradona. In tanti, davanti allo stadio San Paolo, si soffermano vicino agli striscioni, ai cartelli, alle sciarpe, ai fiori collocati dai tifosi azzurri all'esterno delle transenne. Molti i disegni di bambini. C'è chi scatta foto, chi si sofferma a guardare, chi si fa il segno della croce. A campeggiare il grande striscione con il volto del campione azzurro e la scritta 'The King'. Altro luogo di raduno, ai Quartieri Spagnoli, in via De Deo, dove c'èil murales di Maradona e dove per ore si sono ritrovati ieri sera i tifosi del Napoli.

L'EX AMICO E COMPAGNO FERRARA: "ERA UN DIO MA UMANO": leggi l'intervista completa

ARGENTINA SVEGLIA TUTTA LA NOTTE PER DIEGO: GALLERY

LA BOMBONERA SPENTA, ACCESA SOLO LA "LUCE" DI MARADONA
Luci spente in segno di lutto alla Bombonera, stadio del Boca Juniors: un'unica luce accesa, quella del box riservato a Maradona, simbolo Xeneizes. Il Pibe anche dopo essersi ritirato era rimasto grande tifoso del Boca che seguiva dal vivo quando poteva.

-RISULTATI PRELIMINARI AUTOPSIA: INSUFFICIENZA CARDIACA ACUTA-
La causa della morte di Diego Armando Maradona è stata una "insufficienza cardiaca acuta, in un paziente con cardiomiopatia dilatativa": è quanto emerge dai risultati preiminari dell'autopsia, riportati dal quotidiano argentino Clarin. L'insufficienza sarebbe stata generata da un "edema polmonare acuto". Il procuratore generale di San Isidro, John Broyard, ha detto che "non si nota alcun segno di violenza". L'autopsia è stata eseguita tra le 19.30 e le 22 ora locale all'ospedale San Fernando. L'ultima persona a vederlo vivo, riporta il Clarin, è stato suo nipote, Jonatan Espósito (figlio di María Rosa, la sorella di Diego), alle 23 di martedì, prima di addormentarsi, secondo quanto riferito dall'ufficio del procuratore generale

CAMERA ARDENTE ALLA CASA ROSADA
Il feretro di Diego Armando Maradona è stato portato alla Casa Rosada, il palazzo presidenziale argentino a Buenos Aires, dove è stata allestita la camera ardente, secondo quanto riportato dai media locali. Sono già centinaia le persone in coda per rendere omaggio al campione. La cerimonia per il pubblico è iniziata alle 6 e terminerà alle 16 (le 20 in Italia). La camera ardente per Maradona, spiega il Clarin, è allestita nello stesso luogo in cui 10 anni fa gli argentini resero omaggio all'ex presidente Nestor Kirchner.

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