Mondiali Under 20: 3-1 in rimonta sulla Corea del Sud, Ucraina campione del mondo

Decisivo Supriaha, autore di una grande doppietta prima del gol finale di Tsitaishvili. I neo-campioni avevano battuto l'Italia in semifinale

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L'Ucraina si laurea campione del mondo Under 20 grazie alla vittoria sulla Corea del Sud, che perde 3-1 nonostante l'iniziale vantaggio giunto dopo appena 5 minuti. Un rigore assegnato dal Var permette infatti a Lee Kangin di sbloccare la partita. Poi si scatena Supriaha, che ribalta le sorti della partita con due splendidi gol al 34' e al 53'. All'89' Tsitaishvili mette il punto esclamativo. L'Ucraina aveva eliminato l'Italia in semifinale.

L'Ucraina è campione del mondo Under 20 per la prima volta nella storia, ed è difficile non pensare alla sfortunata Italia di Paolo Nicolato che in semifinale aveva visto interrompersi la propria avventura mondiale proprio contro i neo-campioni, e nonostante il gol di Scamacca che il Var aveva annullato al 92' in una decisione contestatissima anche nei giorni successivi. Resta il fatto che la finale va all'Ucraina, che scrive così per la prima volta il proprio nome nella storia della competizione (raccogliendo l'ideale eredità dell'Urss, vincitrice della prima edizione di sempre nel 1977). Oltretutto è una vittoria meritatissima, con alcuni lampi di grande calcio e una grande resistenza nel finale contro una Corea del Sud che lotta alla ricerca del pareggio e alla fine porta a casa un deludente 3-1 a pochi istanti dal 90'.
La partita si infiamma dopo appena 3 minuti, quando Kim Se-Yun punta Beskorovainyi che lo stende in area: l'arbitro con l'aiuto del Var assegna il rigore e al 5' Lee Kangin lo trasforma di sinistro, spiazzando il portiere Lunin. Il gol subìto non spaventa l'Ucraina, che si getta subito in avanti alla ricerca del pari: ci prova in particolare Buletsa, pericoloso su calcio di punizione e poi a sua volta toccato in area e furioso per la mancata assegnazione del rigore. Al 34' però arriva il pareggio, ed è un colpo di classe: su un calcio di punizione per l'Ucraina la Corea non riesce a liberare l'area, viene quindi servito Supriaha che in un istante stoppa, si gira in mezzo a quattro uomini e batte imparabilmente a rete. E si va al riposo sul meritato risultato di 1-1, e dopo aver visto un gol fantastico.
La ripresa inizia sulla stessa falsariga del primo tempo, con l'Ucraina padrona del campo e alla ricerca del gol che a questo punto significherebbe sorpasso. E il gol arriva al 53', segnato ancora una volta da Supriaha. Gran parte del merito è però di Konoplia, che galoppa sulla destra in mezzo a due avversari che non riescono a fermarlo e trova un corridoio perfetto per il compagno centravanti. E Supriaha stavolta segna da vero e proprio bomber di razza, scattando sul filo del fuorigioco e liberando un diagonale che non lascia scampo al portiere Lee Gwang-Yeon. Sul 2-1 la partita si accende ulteriormente, con occasioni da ambo le parti: Buletsa fallisce l'occasione per il 3-1, Korniienko la sfiora con un diagonale appena largo, ma dall'altra parte diventa eroico il portiere Lunin. I suoi riflessi sono infatti decisivi sul colpo di testa di Lee Jae-Ik, deviato contro la traversa. E dopo un'altra prodezza su incornata di Choi Jun, il portiere ammira la velocissima ripartenza di Tsitaishvili, che all'89' parte dalla sua metà campo e arriva fino in area, dove libera un rasoterra di sinistro che fa partire i titoli di coda. Con l'Ucraina che si siede in cima al mondo.

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