L'ex centrocampista rossonero al Corriere della Sera: "Presto anche una raccolta fondi"
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Rodney Strasser ha dato l'addio definitivo al mondo del calcio e ha cominciato una nuova vita, all'insegna della solidarietà e dell'altruismo: l'ex centrocampista del Milan, come racconta Salvatore Riggio sul Corriere della Sera, ha infatti deciso di aiutare i ragazzi del suo paese, la Sierra Leone, a combattere il Mpox (noto anche come vaiolo delle scimmie) una rara malattia infettiva virale che da qualche anno ha dato vita a una vera e propria emergenza sanitaria in Africa centro-occidentale.
Strasser, 9 presenze, 1 gol e 1 scudetto conquistato in maglia rossonera (quello del 2011), ha oggi 35 anni e ha deciso di scendere in campo in prima persona per dare una mano, specialmente ai più giovani: "Si sta diffondendo nel mio paese e sto girando le scuole della Sierra Leone - ha spiegato al Corriere -. Nelle città, nelle piccole comunità, nei villaggi sto parlando con i ragazzi di tutto questo: dei rischi, di come prevenirlo e come curarlo. Domenica scorsa a Freetown abbiamo organizzato una piccola Maratona per sensibilizzare le istituzioni su questo problema. Presto apriremo anche una raccolta fondi sul sito www.rodneystrasserfoundation.com".
Circa un anno fa l'ex rossonero aveva anche donato un generatore da 100 kVA all’ospedale Princess Christian Maternity di Freetown, insieme a 325 litri di gasolio, con l'obiettivo di limitare i blackout all'interno della struttura, che avevano causato la morte di diversi bambini.
L'opera di sensibilizzazione però non si ferma alle questioni sanitarie: "Stiamo spiegando ai più giovani che si può andare a scuola e allo stesso tempo si può praticare sport o giocare a calcio. Il nostro obiettivo, e anche qui abbiamo bisogno dell’aiuto degli enti e delle istituzioni, è donare alle scuole i Multi sport Court. In Sierra Leone neanche una delle 400 scuole ha queste cose, che invece in Europa sono molto diffuse. Permettono ai ragazzi di praticare più discipline in un unico campo perché lo sport è fondamentale nella crescita dei ragazzi".