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Milan, Pioli: "Volevamo vincerla, noi meglio nel secondo tempo"

Il tecnico rossonero: "Non mancano le idee, la volontà e lo spirito di squadra"

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Stefano Pioli è felice per il pareggio con la Juve, ennesima dimostrazione di crescita della sua squadra. "Siamo venuti qua per vincere la partita, nei primi minuti abbiamo trovato una Juve migliore di noi - ha detto il tecnico del Milan -. Poi siamo migliorati, nel secondo tempo sicuramente molto meglio noi. Abbiamo provato a vincerla, è stata una prestazione positiva. Non mancano le idee, la volontà e lo spirito di squadra".

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Ai microfoni di Dazn, Pioli fa i complimenti a Rebic. "I meriti glieli do tutti i giorni, ha grandissima intensità e qualità. Gioca in tutti i ruoli, ci sta dando una mano con Olivier e Ibra fuori. Credo che abbia nelle sue qualità giocate importanti che possono aiutarci a rompere le partite".

Nel primo tempo si è sentita la mancanza dei muscoli di Ibra e Giroud. "Non abbiamo fatto una prestazione inferiore alle precedenti, bisogna contare il valore dell’avversario. Abbiamo giocato un buon calcio. Abbiamo subito un gol in cui abbiamo commesso errori, un gol che ha permesso alla Juve di difendere basso".

I movimenti di Rabiot hanno messo in difficoltà la squadra nel primo tempo. “Sì, loro hanno lavorato molto bene da quel lato. Sviluppavano di la, la collaborazione di Saelemaekers e Tomori in certi casi doveva essere migliore. Non abbiamo iniziato bene, potevamo fare qualcosa in più ma loro hanno fatto ottime giocate che hanno saltato la nostra prima pressione e qualcosa abbiamo concesso”.

La squadra è più consapevole. “Sono d’accordo, è anche quello che ho detto alla squadra: dobbiamo essere consapevoli. L’anno scorso per vincere partite del genere dovevamo quasi sperare nel miracolo, invece quest’anno sappiamo che possiamo vincerle. Anche stasera siamo stati coraggiosi e alla lunga abbiamo provato a vincerla".

Pioli si lamenta per lo scarso tempo di gioco effettivo. "Oggi abbiamo giocato di tempo effettivo 48 minuti: si parla troppo, si fischia troppo. Dipende da noi, dal nostro atteggiamento, dalle proteste, dagli arbitri. 48 minuti di tempo effettivo sono troppo pochi, questo fa la differenza anche in Europa. Se vogliamo poi rapportarci ad altri campionati cerchiamo di crescere tutti da questo punto di vista".

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