Milan, Piatek: "Non ero al top fisicamente, mi serve tempo"

"Non è facile adattarsi al sistema di gioco di Giampaolo, credo che alcune volte dovremmo optare per soluzioni più facili"

  • A
  • A
  • A

Dai microfoni di FootTruck, Krzyzstof Piatek ha parlato del suo momento opaco al Milan. "Dopo il pre-campionato non ero fisicamente pronto come lo sono ora - ha spiegato l'attaccante rossonero -. Non ero fresco per l'Udinese" "Non è facile adattarsi al sistema di gioco di Giampaolo. Dobbiamo impararlo, potrebbe richiedere del tempo - ha aggiunto -. Vogliamo il pallino del gioco, credo che alcune volte dovremmo optare per alcune soluzioni più facili".

Getty Images

"In Italia dicono che sono il tipico polacco, sempre in area - ha proseguito l'attaccante del Milan -. Le statistiche non mostrano queste, tocco spesso la palla e seguo la squadra, ma la gente dice che devo lavorare per giocare fuori dall'area". Quanto invece alla maledizione della numero 9, Piatek ha le idee chiare: "In spogliatoio, dopo la partita con il Brescia in cui la palla ha quasi attraversato la linea, i compagni mi hanno detto che era colpa del 9, ma io ho sempre voluto giocare con quella".

Poi un battuta sulla scorsa stagione: "Non me l'aspettavo. Se segni 30 gol in 48 partite non è fortuna, lo è se magari ne segni 8 in 6 partite". Di sicuro i difensori italiani non gli rendono la vita facile. E Piatek non lo manda a dire. "Ci sono situazioni, come a Cesena, in cui i difensori mi tenevano per entrambe le braccia, come in una battaglia - ha spiegato -. E' strano che in Italia gli arbitri difendano i difensori più che gli attaccanti".

Infine qualche considerazione sullo spogliatoio del Milan e su Paquetà. "Kessie è quello che scherza di più - ha raccontato il polacco -. E' un ragazzo molto molto positivo e incredibilmente pazzo. Non si preoccupa, entra nello spogliatoio sparando, danzando, mette la musica dal cellulare di tutti". "Con Paquetà comunichiamo in uno scarso italiano, a volte lui dice qualcosa in portoghese - ha aggiunto -. Gattuso era confuso su come mai fossimo così d'accordo, ma siamo amici molto uniti". "Paquetà ha un potenziale incredibile. Non è solo tecnica e skills, ma gambe davvero forti e fisico - ha concluso -. Ha senso del rischio, a volte Giampaolo si arrabbia, ma è un giocatore di cui fidarsi".

Leggi Anche

Commenta Disclaimer

I vostri messaggi 0 comments