Lo svedese dopo l'addio all'Europa League: "Ci è mancato il gol, non meritavamo di uscire. Le assenze non sono una giustificazione"
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Zlatan Ibrahimovic è il primo dei rossoneri a presentarsi davanti alle telecamere dopo il ko contro il Manchester United costato al Milan l'eliminazione dall'Europa League: "C'è tanta delusione, è normale - ha ammesso lo svedese -. Oggi ci è mancato il gol e alla prima occasione lo hanno fatto loro, questo è il calcio. Oggi non meritavamo di uscire, ma si impara a crescere anche dai momenti negativi. Quanto servo alla squadra? Serve che rientro al meglio e che andiamo avanti, il campionato non è finito. Io voglio giocare per vincere, se arriviamo in Champions è bello, ma l'obiettivo è un trofeo. Per l'anno prossimo non posso parlare, ora penso solo al presente".
Pur sottolineando la sua importanza per il gruppo, Zlatan non ha voluto attaccarsi alle tante assenze patite dalla squadra nelle ultime partite: "Non è una scusa, siamo 24 in questa rosa e ognuno è sempre pronto. Tutti si prendono le loro responsabilità e giocano, entrando in campo per dare il massimo. Dobbiamo imparare dagli errori e migliorarci ancora di più dove abbiamo fatto bene. Il successo è crescere a partire anche da queste situazioni. Quanto è cresciuta questa squadra? Io so che noi crediamo molto in noi stessi. Non posso giudicarela situazione rispetto a prima che arrivassi, ma quello che ho visto io è sempre tanto spirito sacrificio. Io sicuramente ho portato tanta mentalità vincente, perché non accetto mai di perdere in allenamento, figuriamoci in partita...".
Infine una battuta su Paul Pogba, che lascia aperto anche qualche scenario di mercato: "Tutti sanno che è forte, non è un segreto. Poi credo che tutto dipenda da quanto sei contento e stai bene in una squadra, non è facile se non sei soddisfatto al massimo...".