Il Milan chiude il girone d'andata al terzo posto con 39 punti, 35 gol fatti, 20 reti subite e la sensazione che si poteva fare di più. 1 punto in più rispetto alla passata stagione, 3 in meno rispetto all'annata dello scudetto, nonostante le tante difficoltà e i tantissimi infortuni (con quello di Florenzi si arriva a quota 32 da inizio stagione), i rossoneri sono saldamente in zona Champions con 7 punti di vantaggio sul quinto posto e con la vittoria di Empoli, la prima in trasferta dopo tre mesi, sembrano aver messo alle spalle i problemi dell'ultimo periodo. Pioli con Theo da centrale ha trovato una buona solidità difensiva, Loftus-Cheek e Reijnders stanno salendo di colpi, Giroud c'è sempre (in doppia cifra di reti per la 14esima stagione consecutiva considerando tutte le competizioni) e i giovani si stanno dimostrando valide alternative e si stanno ritagliando spazi importanti (Simic, Jimenez e Chaka Traoré su tutti). In attesa di avversari più probanti come Atalanta e Roma, le sensazioni in casa Milan sono finalmente positive.
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"Si è formato un gruppo importante che vuole lavorare insieme e fare bene", ha confermato nel post partita Pioli, che in attesa di rivedere il miglior Leao si gode un Pulisic sempre più trascinatore (tre gol e tre assist nelle ultime otto partite) e anche la crescita dei ragazzini Jimenez e Chaka Traorè, che dopo il gol in Coppa Italia alla prima da titolare contro il Cagliari ha segnato anche il primo gol in A in pochi giorni. Troré è la faccia simbolo di questo Milan, che si sente guarito e torna da Empoli con grandi speranze per il futuro: "Non dobbiamo continuare a pensare al passato - ha detto Pioli -. Ci sono ancora tante gare e possibilità perché questa stagione possa essere positiva".
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