Milan, Fassone fa il pompiere: "I 32 mln? Le cose della proprietà non le so nemmeno io"

Il Ceo rossonero sul mercato: "Sarà fatto di entrate e uscite. Bonucci resta con noi"

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Dopo la sanzione dell'Uefa e le voci sulla proprietà, Marco Fassone prova a mettere ordine e a tranquillizzare i titosi del Milan. "E' importante che i tifosi sappiano che i 32 milioni il Milan li ha ricevuti - ha spiegato l'ad rossonero -. Poi le cose che riguardano la proprietà non le so nemmeno io". Poi sul mercato: "Sarà fatto di entrate e uscite. Stiamo cercando tre rinforzi. Bonucci è il nostro capitano e resterà con noi". 

I chiarimenti dell'ad del Milan sono arrivate su Facebook, durante un serrato confronto con i supporter, che hanno inviato diverse domande in tempo reale. Diversi i temi caldi affrontati. A partire da quello legato alla proprietà. "Quello che leggiamo quotidianamente riporta l'interesse del tifoso sugli argomenti della proprietà - ha spiegato Fassone -. Questo fa parte della nostra cultura, in cui siamo abituati ad una sorta di stabilità nel tempo, a proprietà che sono secolari in alcuni casi. Quindi immaginarci che ci possano essere delle proprietà più di breve durata mette in agitazione e in subbuglio". "Ora noi non siamo indovini e non possiamo indovinare se nella testa di Mr. Li ci sarà di vendere un pezzo del club o di tenere il club per il futuro - ha proseguito -. Questo non lo sappiamo. Quello che è importante, secondo me, per noi che gestiamo il club e per i tifosi, è che il club sia solido e che abbia dei progetti da portare avanti e che non abbia cambiato idea rispetto a quanto detto negli scorsi anni". "Dopodichè, io mi auguro che il proprietario, chiunque sia, sia sempre un proprietario che ci supporti e che ci metta a disposizione le risorse economiche che ci siano utili - ha continuato -. E sotto questo aspetto devo dire che Mr. Li lo ha sempre fatto, il fondo Elliott me lo ha dichiarato anche per iscritto, come testimoniano i documenti scritti portati alla Uefa. E se mai ci fosse un nuovo azionista che deve arrivare, immagino che lo faccia con quella passione che da sola giustifica un investimento in un club come il nostro".

Poi una battuta sui fatidici 32 mln che Mr. Li deve versare a Elliot: "Per me è importante che i tifosi sappiano che i 32 milioni il Milan li ha ricevuti settimana scorsa. Ho l'account economico, il mio conto corrente in banca, è molto ricco di denaro". "A me non interessa se i soldi li ha versati uno o l'altro - ha continuato Fassone -. Io devo stare attento a quello, che ci siano i soldi affinché il Milan sia gestito bene, per pagare gli stipendi, per pagare i fornitori, per garantirmi di fare un briciolo di campagna acquisti. E questo ho. Dopodiché, chi me li mette? Lo staremo a vedere...".

Ma l'ad rossonero non ha parlato solo delle questioni legate alla proprietà. Nel corso della diretta si è soffermato anche sugli obiettivi del club, sulla sanzione Uefa e sul mercato. A partire da Bonucci: "Leo è il nostro capitano. Non è uno dei giocatori che stiamo discutendo o negoziando. E' uno dei punti di forza della squadra e starà con noi spero ancora a lungo". "Romagnoli avrebbe potuto andare via, visto che è cercato da club di primissimo livello, ma ha voluto sposare noi e vincere con la maglia rossonera - ha aggiunto l'ad rossonero -. Stesso discorso per Cutrone, c'è molto più di una stretta mano e sono convinto che anche con lui faremo prestissimo la solita diretta Facebook per confermare che rimarrà con noi a lungo".

Quanto ai nuovi obiettivi di mercato, Fassone poi ha indicato solo la via, senza far nomi. "La squadra dovrà essere un po' più forte di quella dell'anno scorso - ha precisato -. Mirabelli e Gattuso, che hanno piena sintonia, mi hanno già portato una lista da almeno un mese dei giocatori in uscita e in entrata di come il puzzle potrebbe essere completata". "Massimiliano ci sta lavorando ed è molto avanti su una serie di negoziazioni e più indietro su altre - ha aggiunto -. Mancano 45 giorni alla fine del mercato, in questo tempo completeremo il puzzle. Stiamo lavorando con la stessa intensità, cercando di non ascoltare qualche Cassandra che vorrebbe che il Milan di quest'anno retrocedesse anziché progredire e vogliamo progredire". "L'anno scorso eravamo convinti di conquistare la qualificazione in Champions League, poi le vicissitudini del calcio nel girone d'andata hanno fatto sì che abbiamo conquistato un sesto posto, ma questo non cambia l'obiettivo - ha proseguito Fassone -. Abbiamo composto una squadra ottima, a nostro giudizio. Su cui se andiamo a fare 2-3 innesti secondo noi possiamo essere competitivi".

Poi sulla sanzione Uefa: "Il verdetto della Uefa al Milan sembra ingiusto, per questo abbiamo deciso di ricorrere". "Noi abbiamo dimostrato in questi 12 mesi di voler rispettare in maniera ferrea le regole, di assecondare quelle che sono le norme del FFP - ha proseguito l'ad rossonero -. Abbiamo presentato dei plan che dimostrano che nei prossimi 3 anni le perdite saranno più contenute rispetto al passato. Abbiamo cercato di portare tutti gli argomenti giuridici e manageriali per garantire questo. Non è stato bastevole". "Mi auguro che al TAS si possa leggere la storia del Milan degli ultimi 12 mesi in modo diverso - ha concluso Fassone -. Non saprei dire quali sono le percentuali, ma posso assicurare che lotteremo fino ad oltre il novantesimo".

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