L'ANALISI

Il Milan da trasferta vola. Pioli azzaeca tutto e Diaz è l'arma in più

Classifica ancora corta. Mercoledì la sfida col Toro poi l'Atalanta all'ultima giornata

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La classifica è ancora corta e nessuno in casa Milan vuole cantare troppo presto vittoria. Ma lo 0-3 contro la Juventus dà un morale insperato ai rossoneri che ora guardano con più serenità sia alla classifica sia alle prossime sfide di campionato. Pioli ha disegnato una squadra capace di cambiare pelle al momento giusto e di sfrerrare il morso decisivo alla preda, la Champions League in questo caso.

Nella vittoria dell'Allianz Stadium c'è soprattutto la giovane genialità di Brahim Díaz. (2 gol nella ultime 6 gare) Lo spagnolo è quanto di migliore potesse capitare ai rossoneri per freschezza e volontà. A 21 anni e 279 giorni è il più giovane giocatore del Milan a segnare in casa della Juve in Serie A da Alexandre Pato (19 anni e 103 giorni) nel dicembre 2008.

Ed è anche il terzo più giovane straniero rossonero ad andare in gol contro la Juventus in A dopo Rafael Leão (21 anni e 27 giorni) e Alexandre Pato (19 anni e 103 giorni).

In tutto questo c'è una squadra che ha come dote principale quella di essere grande soprattutto in trasferta. Il Milan, infatti, ne ha vinte 14 in questa Serie A e nella storia della competizione, ha fatto meglio solo l’Inter (15 nel 2006/07). E il fatto di aver vinto dopo tanto tempo (non lo faceva da marzo 2011), la dice lunga sulla qualità che questo 11 ha. 
Ora, per la banda di Pioli ci sono altri impegni decisivi: il Toro fuoricasa mercoledì sera, poi il Cagliari in casa e infine l'Atalanta all'utima giornata. 

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