MOSSE TATTICHE

Come cambia il Milan senza Ibrahimovic: Rebic punta e ballo dei trequartisti

Pioli continuerà col 4-2-3-1, chance per Diaz, Hauge e Castillejo

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Dieci gol nelle prime otto partite di campionato, sei considerando che Crotone e Spezia le ha saltate causa Covid. Zlatan Ibrahimovic è un fattore determinante nel Milan di Pioli ma ora il tecnico, che già dovrà fare a meno di Leao, non avrà lo svedese a disposizione per almeno due settimane. Oltre a Zlatan anche lo stop al tuttofare Saelemaekers costringerà i rossoneri a trovare soluzioni alternative: ottima occasione per Hauge, in gol a Napoli, Castillejo e Diaz.

La certezza tattica del Milan si chiama 4-2-3-1. Anche senza Ibrahimovic i rossoneri hanno mantenuto la propria identità, evitando sempre la sconfitta nelle nove occasioni nel 2020 con sei vittorie e tre pareggi. Certo la contemporanea assenza di Leao è un grattacapo importante per Pioli sia per quanto riguarda l'Europa League che per la sfida di campionato contro la Fiorentina.

La prima mossa sarà quella di riportare Ante Rebic al centro dell'attacco. Un modo di giocare sicuramente diverso rispetto alla fisicità aerea di Ibrahimovic, ma il croato ha dimostrato di poter interpretare al meglio movimento verso la profondità che lo svedese, per ovvi motivi, tende a limitare.

Le carte però saranno mischiate dietro l'ex viola. Se Kessie e Bennacer sono le certezze della mediana, nei tre dietro la punta sarà l'occasione per chi sta trovando meno spazio di scalare le gerarchie, con un gioco meno di sponda con il centravanti e più incentrato probabilmente sul palleggio e la ricerca dell'imbucata alle spalle della difesa sfruttando il dribbling di Brahim Diaz, Castillejo e Hauge. Sono loro i giocatori chiamati a non far rimpiangere Ibra, ma nemmeno Saelemaekers e Leao. Con loro anche Krunic e Colombo.

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