SCAMBIO DI PERSONA

Bakayoko, la Polizia risponde: "Tanto rumore per niente, lui cittadino modello"

Le parole del portavoce Girolamo Lacquaniti il giorno dopo la diffusione del video della perquisizione al giocatore del Milan

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Nessun accanimento o profilazione etnica, solo uno scambio di persona accompagnato da un gran spavento. Il caso Bakayoko, tra polemiche e accuse social, è pronto per essere archiviato. Il giocatore del Milan era stato ripreso durante una perquisizione da parte della Polizia in mezzo a una strada di Milano, pressato contro la volante con tanto di pistole puntate addosso. Il portavoce dell'Associazione Nazionale Funzionari di Polizia Girolamo Lacquaniti è intervenuto alla trasmissione radiofonica "Gli Inascoltabili" per giustificare l'accaduto: "La sala operativa della Questura di Milano aveva diffuso una nota con quale segnalava che c’era stata una rissa con sparatoria e si ricercava un suv con a bordo persona di colore con una maglietta verde".

Vedi anche  Bakayoko Calcio Disavventura Bakayoko: fermato e perquisito dalla polizia con pistola puntata Esattamente il tipo di vettura e l'abbigliamento sfoggiati dallo sfortunato Bakayoko proprio quella sera. "Le procedure d’intervento che gli operatori hanno applicato sono quelle standardizzate, quando s'interviene su soggetti sospetti ritenuti armati", continua Lacquaniti. Il portavoce si sente di escludere l'ipotesi di discriminazione nei confronti del giocatore rossonero: "No, aveva tempi, modi e mezzi per levare la sua voce, ma del resto è stato il primo a capire perché gli operatori di Polizia hanno agito così. Visto che io lavoro e vivo a Verona, città associata a Shakespeare, possiamo dire ‘molto rumore per nulla’. Non sono milanista, ma ne approfitto per fare i complimenti a Bakayoko, che non ha detto ai poliziotti ‘voi non sapete chi sono io, vi faccio passare i guai’... è stato collaborativo, ha capito la dinamica degli eventi, se non ci fosse stato il video nessuno avrebbe detto nulla perché non c’era nulla da dire e il giocatore del Milan è il primo a saperlo. Merito a lui che si è comportato da cittadino modello, mostrando collaborazione, comprendendo la situazione ed evitando qualsiasi forma di polemica".

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