LA CRISI OFFENSIVA

Milan, è emergenza attacco: zero gol in Champions e mancano le occasioni

La squadra rossonera è a secco di gol in Europa dal ritorno dei quarti di finale con il Napoli mostrando tutte le fragilità in avanti anche in campionato

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Il Milan sembra aver perso la via del gol. La dimostrazione arriva direttamente dalla Champions League dove i rossoneri non sono riusciti a bucare la porta avversaria nemmeno una volta nelle ultime tre partite. Per trovare l'ultima rete dalla squadra di Pioli è necessario tornare indietro addirittura al ritorno dei quarti di finale con il Napoli, dove ad andare a segno fu Olivier Giroud

Sempre lui, il francese che, nonostante i 37 anni, sembra essere ancora una volta il perno offensivo rossonero. Il solo Giroud non basta per poter risolvere i problemi d'attacco del Milan che, rispetto allo scorso anno, appare più "timido" davanti alla porta. Se nei match contro il Newcastle e il Borussia Dortmund qualche occasione si è vista, contro il Paris Saint Germain è calato il buio con soli quattro tiri in porta e una vera sola possibilità di superare Donnarumma

Le colpe non sono certamente dell'attaccante transalpino che, benché gli anni passino, continua a offrire il proprio contributo con ostinazione, segnando quattro dei sedici gol realizzati dal Milan. Quello che fa però più preoccupare è che tre di questi provengano da rigore e che l'ultimo risalga al primo settembre contro la Roma. Indizi che pongono un importante punto di domanda sul tridente offensivo impostato da Pioli, che sta faticando non poco nelle ultime giornate.

Vedi anche Dilemma Milan in Champions League: Leao problema o soluzione? Milan Dilemma Milan in Champions League: Leao problema o soluzione? Ad accompagnare Giroud nell'undici ideale ci sono la classe di Christian Pulisic e la fantasia di Rafael Leao, capaci di risolvere le partite con i loro guizzi, ma talvolta costretti a fare i conti con improvvisi cali di rendimento. Se per il 25enne americano pesano spesso le lunghe trasferte negli States durante le pause nazionali (vedi i match con Inter e Juventus), per il fuoriclasse portoghese si conferma l'andamento visto lo scorso anno, caratterizzato da improvvise fiammate e bruschi blackout. 

Tuttavia nei momenti più complicati del "Diavolo" Leao è stato anche uno dei pochi a prendersi la squadra sulle spalle, costruendo il gioco sulla fascia sinistra grazie alle sue proverbiali accelerazioni. Una soluzione che a tratti ha funzionato, ma che non può rimanere l'unica su cui puntare, considerando soprattutto la capacità degli avversari di leggere il suo gioco. A fronte di questo scenario si spiegano le "sterili" vittorie contro Verona e Genoa, a cui è seguita la sconfitta di misura contro una Juventus apparsa per lunghe fasi impalpabile sotto porta. 

A peggiorare, se si vuole, la situazione ci sono i numerosi impegni a cui sono sottoposti i rossoneri e la conseguente necessità per i titolari di rifiatare qualche minuto per evitare spiacevoli infortuni. Come già avvenuto nella scorsa stagione, dalla panchina non sembrano esserci risorse all'altezza della situazione con Stefan Jovic che ha dimostrato di non poter ricoprire il ruolo di vice-Giroud. L'infortunio durante il riscaldamento con il PSG è soltanto l'ultimo segnale di un'involuzione già messa in mostra con la maglia della Fiorentina e proseguita con la casacca rossonera.

Il medesimo discorso si potrebbe fare per Samuel Chukwueze, giunto in Italia grazie anche all'endorsement del connazionale Victor Osihmen, ma attualmente ancora a quota zero reti con una lesione al bicipite femorale sinistro da recuperare al più presto. Qualche segnale è arrivato invece da Noah Okafor, impiegato da Pioli alternativamente al posto di Giroud e Leao, ma che trova il suo habitat naturale al centro dell'attacco. Quando è stato chiamato a sostituire il francese, il giovane svizzero ha sempre risposto presente come nel caso dei match contro Cagliari e Lazio, tuttavia non ha saputo confermarsi al posto del portoghese di cui dovrebbe essere la riserva. 

A chiudere il cerchio c'è la lunga assenza di Ruben Loftus-Cheek, capace di dare sostanza sia a centrocampo che alla fase offensiva, mettendo a disposizione la tecnica accompagnata da una potenza muscolare. Il giocatore francese appare però fragile da un punto di vista fisico e l'infiammazione alla regione pubo-adduttoria potrebbe tenerlo lontano dal campo ancora per un po'. Se in vista del match contro il Napoli Pioli ritroverà Jovic e Okafor, il dilemma sull'attacco è destinato a rimanere e apparire difficile da districare, un po' come un cubo di Rubik.

Vedi anche Milan, Pioli: "Dobbiamo segnare di più. Spero che col Psg non sia già decisiva" Champions League Milan, Pioli: "Dobbiamo segnare di più. Spero che col Psg non sia già decisiva"

 

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