IL CASO

Marotta: "Juan Jesus? Niente da dire". Gravina: "Crediamo ad Acerbi"

Il presidente della Figc: "Sentenza da rispettare. Credo alle sue parole, lo abbraccerò"

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L'Inter ha scelto la via del confronto interno prima e del silenzio adesso. Quel che la società nerazzurra, da sempre in prima linea nella lotta al razzismo, doveva e voleva sapere da Acerbi in merito al "caso" Juan Jesus lo ha appreso nel confronto diretto col giocatore. La sentenza del Giudice Sportivo ha poi chiuso il caso con l'assoluzione e l'Inter non ha ritenuto né corretto né tantomeno necessario commentare il giudizio. Linea ribadita oggi dall'amministratore delegato interista Beppe Marotta dopo il Consiglio Federale tenutosi a Roma. Interrogato sulla questione dai cronisti presenti, Marotta ha infatti replicato così: "Non ho niente da dire".

Ha invece voluto dire la sua il presidente della Figc Gabriele Gravina: "C'è una decisione del giudice che tutti devono accettare, compreso chi non si sente soddisfatto. Esistono principi che devono essere rispettati altrimenti corriamo il rischio di far saltare tutto il sistema. Io accetto il verdetto e sul piano umano non mi esimerò dall'abbracciare Acerbi quando lo vedrò. Noi abbiamo appreso di una verifica del giudice sportivo, voi sapete che era convocato in Nazionale e in via precauzionale per evitare forme di distrazione lo abbiamo lasciato a casa" ha aggiunto. "Per policy interna ha dato le sue motivazioni e noi crediamo alle parole di Acerbi, chi indossa la maglia azzurra si esprime con certi valori. Sappiamo che è un bravo ragazzo e quello che ha dato".

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