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Le Sdottorate: Osimhen meglio dell'Inter, Giroud come... Comandini

Fatti, numeri, curiosità della 24esima giornata di Serie A

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Campionato riaperto. Milan e Napoli ringraziano Giroud, così come ringraziano il bomber francese gli appassionati di calcio che non abbiano il nerazzurro nel cuore. Allegri lucida e si gode i suoi nuovi gioielli Vlahovic e Zakaria artefici del successo sul Verona che permette ai bianconeri il sorpasso sull’Atalanta (che ha però una partita in meno) proprio alla vigilia di un’Atalanta-Juve che domenica prossima sarà quasi uno spareggio Champions. In un turno per nulla banale che prevede sabato nientemeno che Napoli-Inter

JUVENTUS 10 E LODE - Lo scherzo del calendario sfalsato, con il girone di ritorno asimettrico rispetto all'andata, prevede che domenica la Juve giochi a Bergamo contro quell'Atalanta che è stata - lo scorso 27 novembre - l'ultima squadra a battere in campionato i bianconeri. Dopo quello 0-1 griffato Zapata, la squadra di Allegri ha inanellato una serie di 10 partite utili consecutive con 7 vittorie e 3 pareggi. E soprattutto con 7 incontri (di cui gli ultimi tre in fila) a porta inviolata.  

TALISMANO – In 24 partite di campionato il Napoli ha raccolto 52 punti. Con Osimhen in campo i punti sono stati 35 in 14 gare (media esatta di 2,5); senza sono arrivati 17 punti in 10 incontri (media 1,7). E sabato c’è Napoli-Inter, il ritorno dell’unica sfida persa in campionato dal talento nigeriano che ha una media addirittura superiore ai nerazzurri primi in classifica con 53 punti in 23 partite (media 2,3)- e che proprio a San Siro nell'impatto con Skriniar ha visto cominciare i suoi guai fisici.

PRECEDENTE – Ma quale maledizione del numero 9… Olivier Giroud si è rivelato più forte della cabala. La doppietta di un centravanti di numero e di fatto mancava al Milan nel derby da una delle stracittadine più goduriose per il tifoso rossonero: 11 maggio 2001, Inter-Milan 0-6 con le prime due segnature a firma Gianni Comandini, centravanti meteora che aveva ereditato il 9 da George Weah prima di lasciarlo nella stagione successiva a Pippo Inzaghi.

RIBALTA – Sono agli antipodi in quanto a idea di gioco ma sono legati da un destino comune: il fallimento della loro esperienza milanese (uno all’Inter e l’altro al Milan) e accomunati dall’ultima traumatica esperienza alla guida del Torino, chiusasi per entrambi con un licenziamento. Walter Mazzarri e Marco Giampaolo si ergono a protagonisti della domenica con due vittorie significative: il Cagliari che sbanca Bergamo e la Sampdoria che umilia il Sassuolo.

MAGO – Sempre a proposito di allenatori Gabriele Cioffi, tecnico quasi per caso dell’Udinese, celebra contro il suo vecchio Toro (l’unica squadra con cui in carriera sia riuscito a giocare in Serie A collezionando 18 presenze e 1 gol, a Livorno, nella stagione 2006-07) la terza vittoria in campionato sulla panchina friulana. Sono adesso 11 i punti da lui ottenuti in 7 partite con una media (1,57) superiore a quella del suo predecessore Luca Gotti, licenziato con 16 punti raccolti in 16 giornate. Curiosa parabola quella dell’ex difensore centrale fiorentino che prima di fare il “secondo” a Gotti aveva da allenatore solo un’esperienza italiana sulla panchina del Gavorrano in quella che una volta si chiamava C2. Avventura chiusasi con un esonero che poi ha dato il “la” alla carriera in panchina di Cioffi. Che ha accumulato esperienze varie e assortite in Australia, Inghilterra ed Emirati Arabi (facendo il vice di allenatori di nome come Ten Cate e Gianfranco Zola) prima di essere chiamato in Friuli a far da braccio destro a Gotti. Una felice intuizione del direttore generale Pierpaolo Marino, uno dei dirigenti più competenti ed esperti del calcio italiano.

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