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Il club di Lotito ha inviato una pec al presidente Simonelli, chiedendo la convocazione di un tavolo istituzionale
di Redazione© IPA
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La Lazio non ci sta e, dopo il contestato episodio di Udine con la rete di Davis convalidata nonostante il tocco di mano del giocatore bianconero, va all'attacco. La società biancoceleste, infatti, ha inviato una pec, indirizzata al presidente della Lega Serie A, Ezio Simonelli, e ai consiglieri Giuseppe Marotta, Stefano Campoccia e Giorgio Chiellini, per chiedere che vengano assunte iniziative concrete affinché non si ripetano più episodi arbitrali e valutazioni Var incoerenti, disomogenee e determinanti, che stanno producendo un pregiudizio sportivo evidente ai danni del club, minando al contempo la credibilità dell'intero sistema e generando rilevanti danni economici.
Il club biancoceleste, quindi, è pronto ad andare avanti nella propria battaglia perché la sequenza di episodi non può più essere catalogata come casualità, con la percezione di un'applicazione non uniforme dei criteri che, secondo la società, rischia di avere conseguenze gravi sulla regolarità del campionato, oltre che sul raggiungimento degli obiettivi sportivi con conseguenti ricadute economiche sul club. Nella pec, pur ribadendo il rispetto per il ruolo arbitrale e la necessità di accompagnare la crescita, la società biancoceleste chiede l'intervento della Lega Serie A affinché, nell'ambito delle proprie competenze e in raccordo con la Figc e gli organi tecnici competenti, vengano assunte iniziative immediate.
In particolare la Lazio chiede la convocazione di un tavolo istituzionale promosso dalla Lega Serie A stessa, con il coinvolgimento della Figc e dei referenti arbitrali competenti, finalizzato a un confronto operativo sui criteri applicativi e sulle criticità riscontrate, un riscontro formale scritto sugli episodi che hanno coinvolto la Lazio con una ricostruzione dei criteri adottati e delle valutazioni tecniche, e un'uniformità di giudizio immediata mediante la definizione e la diffusione di linee guida operative vincolanti con soglie di intervento Var non ambigue. Oltre a misure strutturate di trasparenza con una spiegazione istituzionale chiara e tempestiva quando una decisione incide sul risultato.
La Lazio, quindi, è pronta a mettersi a disposizione trasmettendo un dossier dettagliato degli episodi incriminati e anche a rendersi disponibile a un incontro in tempi immediati, ma riservandosi anche il diritto di intraprendere ogni iniziativa consentita a tutela dei propri diritti, dei danni economici subiti anche in considerazione dello status di società quotata, della regolarità sportiva e del rispetto dovuto ai propri tifosi. La Lazio, si legge nella lettera, "è una società quotata, soggetta a stringenti obblighi di trasparenza, correttezza gestionale e tutela del valore nei confronti del mercato e dei propri azionisti, ai quali il Club è chiamato a rispondere anche in relazione a eventi e decisioni che incidono in modo diretto sui risultati sportivi, economici e patrimoniali".