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Lazio, Inzaghi: "Vinto una gara difficilissima, Immobile un leader"

Il tecnico biancoceleste parla anche del rinnovo dopo il 2-0 di Crotone: "Ci saranno delle trattative, ma tutti sanno quanto sto bene alla Lazio".

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Simone Inzaghi si gode il successo contro il Crotone, arrivato al termine di una partita difficile per le condizioni ambientali, ma dominata dai suoi: "Abbiamo vinto una partita difficilissima, contro una squadra che ultimamente sta giocando delle ottime gare - ha detto il tecnico biancoceleste - Immobile? È stato bravissimo, è un leader. Ha fatto un gol importantissimo e molto bello. Il paragone con Signori (raggiunto a quota 107 gol in A con la maglia della Lazio, ndr) ci sta tutto, sta facendo grandissime prestazioni e grandissimi numeri".

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Inzaghi ha avuto parole al miele anche per gli altri attaccanti: "Correa si è sacrificato molto dopo un lungo viaggio di rientro dalla nazionale ed è tornato al gol anche in campionato, anche Caicedo sta facendo grandi cose e Muriqi si sta inserendo bene".

Elogi particolari, però, sono andati ad Acerbi: "Sta avendo un rendimento eccezionale da tre anni a questa parte. È un titolare della Nazionale, che si cura nei minimi particolari e si sta meritando tutto, per la volontà e la dedizione che mette nella sua professione".

La Lazio sta provando a chiudere il capitolo legato al battibecco tra la società e Luis Alberto: "Sa di aver sbagliato e se n'è scusato pubblicamente. Sarà multato come giusto che sia, ma io avevo l'obbligo di metterlo in campo nelle migliori condizioni. È un giocatore con un talento straordinario, non deve sprecarlo con delle stupidaggini fuori dal campo".

Infine una battuta sul rinnovo di contratto: "Sono qui da 21 anni e sto benissimo. Col presidente, ma anche con Tare, Peruzzi e De Martino siamo sempre insieme e remiamo nella stessa direzione. Ci saranno delle trattative come è normale, ma tutti sanno quanto io stia bene alla Lazio".

IMMOBILE: "IL DITO ALLA BOCCA? ERA SOLO UN GIOCO"

A fine partita ha parlato anche Ciro Immobile, che è tornato sullo sfogo social dopo le polemiche riguardanti la sua positività ai tamponi: "Mi ha dato fastidio il fatto che si è parlato di Ciro uomo senza conoscerlo. Questo mi ha fatto andare su tutte le furie. Lascio stare le polemiche sul campo di solito, perché so che sono sotto gli occhi di tutti e ognuno può dire la sua. Però quando sento certi discorsi mi vengono i brividi. L'esultanza col dito davanti alla bocca? Devo darvi una delusione, non era per zittire nessuno ma per un gioco con gli amici. Ho dovuto rinunciare alla Nazionale, ma sono felice di quello che hanno fatto e del risultato raggiunto. In questi giorni mi hanno fatto sentire la vicinanza sia loro sia i compagni e i tifosi della Lazio, che mi hanno riempito di messaggi".

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