Il tecnico biancoceleste: "Ci servirà coraggio e personalità, abbiamo già fatto grandi partite a San Siro"
La vittoria contro il Parma ha ridato un po' di serenità alla Lazio dopo le due sconfitte consecutive, ma per i ragazzi di Simone Inzaghi c'è subito la trasferta in casa dell'Inter capolista: "Non ero preoccupato - ha assicurato il tecnico biancoceleste in conferenza -, ma contro l'Inter ci vorrà coraggio e personalità, abbiamo già fatto ottime partite in questo stadio". Lo scenario però è cambiato: "Troveremo un ambiente carico e una squadra molto forte. Abbiamo studiato l'avversario, anche se ci siamo allenati poco. Dobbiamo essere una squadra umile e tenere i piedi per terra".
Le sconfitte contro SPAL e Cluj non hanno minato le certezze di Simone Inzaghi: "Se prese nel modo giusto possono esserci d'aiuto per il futuro. Nelle cinque partite che abbiamo fatto abbiamo sempre messo sotto gli avversari con numeri schiaccianti, poi le sfide vengono indirizzate da episodi e il fatto che abbiamo preso 6-7 pali la dice lunga. Noi dobbiamo essere più bravi a far girare questi episodi dalla nostra parte".
L'avversaria è l'Inter di Conte: "Bisogna giocare con concentrazione, ci sono molte aspettative hanno un grande allenatore e sul mercato hanno speso molto. Ho moltissima stima di Conte, è importante che sia tornato in Italia; è una persona con cui parli piacevolmente di calcio e ha dimostrato di essere un grande ovunque è andato, partendo dal basso".
Qualche dubbio Inzaghi ce l'ha sull'undici da schierare a San Siro: "Bisogna ragionare a 360°, vedere l'allenamento e analizzare i dati. Giocheremo con due attaccanti e purtroppo non avrò Radu che è stato fermato dalla febbre. L'Inter ha avuto un giorno in più per recuperare e ne avrà un vantaggio, ma io devo schierare la migliore formazione posssibile sapendo che giochiamo ogni 3 giorni e che con l'Europa League abbiamo meno riposo di tutti. Salto di qualità? Non so cosa manca, il livello del campionato si è alzato".
Infine sulla reazione di Immobile dopo la sostituzione, Inzaghi ha fatto rientrare il caso: "Si è scusato subito dopo il fischio finale, poi ha fatto un grande gesto ieri scusandosi davanti ai compagni e alla società. L'episodio di domenica certifica che bisogna ragionare tutti per la squadra e non per questioni personali. Non c'è alcun caso, è tutto risolto e aveva già capito in dieci minuti di aver sbagliato".