Prima intervista ufficiale ai canali del club per il nuovo acquisto della Lazio, Alessio Romagnoli: "Credo si sia realizzato il mio sogno di quando ero bambino, che non volevo giocare in Serie A, ma nella Lazio. Mia nonna, a cui ero molto legato, tifava Lazio. Così come mio papà - ha detto il difensore -. Arrivare qui penso sia stata l'emozione più grande della mia vita, sicuramente sportiva, ma della vita in generale. Indossare questa maglia per me vuol dire coronare quello che sognavo da bambino. Credo che non ci sia nulla di male a manifestare la propria fede. Anche se uno ha giocato per tanti anni in una squadra se porta rispetto e dà il proprio meglio alla squadra per cui sta giocando, può dichiarare tranquillamente quella per cui tifa. Come feci io diversi anni fa. Andare via dalla Roma per me è stato un passo molto importante, perché andavo in un grande club come il Milan e mi sono sentito libero di esprimere per chi tifo. La maglia numero 13? Me la porto dietro da tanti anni. Io penso che Nesta sia stato il più forte difensore di tutti i tempi, nessuno sarà mai come lui per quello che ha rappresentato alla Lazio e al Milan. È un qualcosa di irripetibile. L'addio ai rossoneri? Il dispiacere è che ce lo siamo goduti poco. Avrei potuto raccogliere qualche altra gioia con quella squadra, resta la felicità di averlo vissuto in quegli anni. Io ho conosciuto personalmente Alessandro Nesta, tramite amici, e l'ho rivisto al Milan lo scorso anno. In questi giorni non ho sentito nessuno, solo i miei amici e la mia famiglia. Ho cercato di isolarmi, di stare tranquillo e di chiudere la trattativa".