JUVENTUS-LAZIO 3-0

Serie A, Juve-Lazio 3-0: doppietta di Kean, Allegri terzo

Allo Stadium i bianconeri incassano la sesta vittoria di fila e guadagnano terreno in classifica. A segno anche Milik

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La Juve incassa la sesta vittoria di fila e scala la classifica prima della sosta per i Mondiali. Nel posticipo che chiude la 15.ma giornata di Serie A la squadra di Allegri batte infatti 3-0 la Lazio, scavalca i biancocelesti e si porta al terzo posto a quota 31 punti. Allo Stadium è Moise Kean il grande protagonista del match con una doppietta. Alla fine di un primo tempo equilibrato il numero 18 bianconero sblocca la gara su perfetto assist in verticale di Rabiot, poi nella ripresa si ripete ribadendo in rete una respinta corta di Provedel su un sinistro di Kostic. Nel finale Milik firma il tris. 

LA PARTITA
La Juve risponde presente e chiude il 2022 in maniera insperata visto l'avvio incerto di stagione e il pessimo cammino in Champions. Grazie al tris rifilato a una Lazio un po' spenta, gli uomini di Allegri portano infatti a casa la sesta vittoria consecutiva tenendo la porta inviolata e si piazzano alle spalle di Milan e Napoli. Certo, a -10 dalla vetta, il divario con la banda di Spalletti è di quelli importanti, ma dopo il Mondiale inizierà un altro campionato e sulla scia dell'entusiasmo e dei risultati i bianconeri potrebbero anche sorprendere tutti e far saltare il banco. A patto che il Napoli rallenti, ovviamente, e che Vlahovic, Di Maria, Chiesa e Pogba rientrino a pieno regime. Pedine cruciali per continuare a puntare in alto insieme a chi ha tirato la carretta in questo periodo complicato come Milik, Fagioli, Rabiot e Kean, autore di una gran doppietta con la Lazio e uomo immagine di questo recupero bianconero in classifica. Tutto con qualche certezza in più sul modulo e anche più ritmo e intensità nelle gambe. Forse il vero passo in avanti della Juve nell'ultima gara dell'anno che sembra indicare la strada da seguire per tentare l'impossibile da gennaio in avanti.

Con Vlahovic ancora indisponibile, per lo scontro diretto con la Lazio Allegri conferma il tandem Milik-Kean in attacco e in difesa piazza Gatti al posto di Bonucci. Senza Immobile, Zaccagni e Lazzari, Sarri invece davanti dà fiducia al baby-Romero e lo affianca a Felipe Anderson e Pedro. A buon ritmo le squadre provano subito a fare il match e si affrontano a viso aperto puntando sul pressing alto e sulle ripartenze. Il primo squillo arriva da un'incursione di Kean, ma il suo diagonale finisce largo. Poi Szczesny esce bene su una verticalizzazione di Milinkovic-Savic per Romero, Provedel blocca un sinistro di Fagioli dopo un buon inserimento di Kostic e Milik sfiora il vantaggio con una gran giocata. Da una parte la Lazio manovra in ampiezza e prova a sfruttare il palleggio per far uscire la difesa bianconera, creare la superiorità e liberare gli spazi. Dall'altra invece la Juve fa densità centralmente, chiude bene le linee di passaggio e appena recupera palla spinge con gli esterni o cerca le punte in profondità. Tema tattico che a fine primo tempo porta la Juve in vantaggio. A sbloccare la gara ci pensa Kean con un pallonetto da fuori area su Provedel in uscita, ma tutto nasce da una palla recuperata da Rabiot in mediana su Milikovic-Savic e da un lancio perfetto del francese in verticale. Colpo che rompe l'equilibrio e fa esplodere lo Stadium. 

La ripresa inizia con la Lazio più alta e aggressiva, ma è la Juve a rendersi più pericolosa e ad affondare nuovamente il colpo con cinismo e "cattiveria". Liberato in area, Milik impegna Provedel sul primo palo, poi ruba palla a Cataldi in mediana e innesca l'azione del 2-0 concretizzata ancora da Kean dopo una respinta corta di Provedel su un sinistro di Kostic. Raddoppio che innesca la girandola dei cambi. Sarri leva Cataldi, Basic, Romero e Hysaj e fa entrare Vecino, Luis Alberto, Cancellieri e Gila. Allegri invece toglie Kean e Kostic e si affida a Di Maria e Chiesa per far palleggiare meglio la squadra. Mosse che da una parte danno più spinta alla Lazio, ma che non cambiano il tema tattico della gara. Con la Juve in pressione e aggressiva, infatti, le azioni più pericolose si sviluppano quasi tutte ancora dalle parti di Provedel, costretto a fare i conti con la spinta di Cuadrado e Chiesa e con la voglia di segnare Milik, ottimo nella prima pressione per tutto il match e autore del tris nel finale. Gol che insieme agli ultimi tentativi disperati di Vecino e Felipe Anderson chiude il match e lancia la Juve al terzo posto.
 

LE PAGELLE
Kean 7,5:
corre, lotta e allunga la squadra sfruttando la sua fisicità in campo aperto. Sblocca il match con freddezza davanti a Provedel, poi raddoppia i conti facendosi trovare al posto giusto nel momento giusto. Gran doppietta
Rabiot 7: pressa e dà equilibrio in mediana, dettando i tempi con eleganza e dando verticalità alla manovra. Ottimo l'assist per Kean che rompe l'equilibrio
Kostic 7: spinge e accompagna la manovra dando spesso uno sbocco decisivo al gioco bianconero in ripartenza. Il raddoppio arriva da un suo tiro, ma non è l'unica buona giocata del match
Milik 7: tanto lavoro sporco a ripulire palloni e a pressare subito i primi portatoti. Nel finale ci mette la firma spedendo in rete l'assist di Chiesa
Milinkovic-Savic 5: meno lucido del solito in mediana. La solita fisicità c'è, ma la palla persa con Rabiot da cui arriva l'1-0 pesa sul risultato e sulla prestazione
Felipe Anderson 5,5: la Lazio palleggia bene e domina il possesso nel primo tempo, ma davanti ha poca presenza in area e non sfonda nemmeno tecnicamente. Non è gara da falso nove, anche se nel finale impegna Szczesny
Casale 5: si piazza su Kean ma fatica molto in marcatura e nei duelli in campo aperto. La doppietta del numero 18 bianconero parla chiaro
 

IL TABELLINO
JUVENTUS-LAZIO 3-0
Juventus (3-5-2):
Szczesny 6,5; Gatti 6,5, Bremer 6,5, Danilo 6,5; Cuadrado 6,5, Fagioli 6,5, Locatelli 6,5 (40' st Paredes sv), Rabiot 7, Kostic 7 (20' st Chiesa 6,5); Kean 7,5 (16' st Di Maria 6), Milik 7.
A disp.: Pinsoglio, Scaglia, Bonucci, Rugani, Barbieri, Miretti, Soulè. All.: Allegri 7
Lazio (4-3-3): Provedel 5,5; Hysaj 5,5 (24' st Gila), Casale 5, Romagnoli 5,5, Marusic 5; Milinkovic-Savic 5 (33' st Marcos Antonio sv), Cataldi 5,5 (14' st Vecino 6), Basic 6 (14' st Luis Alberto 5,5); Romero 5,5, Felipe Anderson 5,5, Pedro 6. 
A disp.: Maximiano, Adamonis, Kamenovic, Radu, Bertini, Cancellieri. All.: Sarri 5,5
Arbitro: Massa
Marcatori: 43' Kean (J), 9' st Kean (J), 45' st Milik (J)
Ammoniti: Gatti, Bremer (J); Milinkovic-Savic (L)
Espulsi: -



LE STATISTICHE
•    La Juventus ha tenuto la porta inviolata in sei partite di fila in Serie A per la prima volta da dicembre 2018, sempre sotto la gestione Massimiliano Allegri.
•    La Juventus ha vinto quattro partite interne consecutive in campionato per la prima volta da marzo 2021 (sette con Andrea Pirlo in panchina in quell'occasione).
•    La Lazio non subiva più di una rete in una trasferta di Serie A dallo scorso 16 maggio, sempre contro la Juventus.
•    Moise Kean ha segnato quattro reti nelle sue ultime quattro presenze di Serie A, tanti gol quanti nelle precedenti 38 gare nel massimo campionato italiano.
•    Moise Kean ha realizzato la sua prima doppietta in Serie A dall'8 marzo 2019, contro l'Udinese.
•    Moise Kean è andato a segno in due presenze di Serie A di fila per la prima volta da aprile 2019 (quattro in quell'occasione).
•    Adrien Rabiot ha partecipato a cinque gol nelle ultime cinque presenze in Serie A: nelle precedenti 100 gare nella competizione era stato coinvolto in appena 10 gol.
•    Federico Chiesa è stato coinvolto in una rete in Serie A per la prima volta dal 9 gennaio 2022 (assist contro la Roma), 308 giorni fa.
•    350ª presenza per Wojciech Szczesny nei cinque maggiori campionati europei, 146 delle quali con la Juventus.
•    La Juventus è ora la squadra contro cui Maurizio Sarri ha perso più gare da allenatore in Serie A (sette su 11 precedenti, completano due successi e due pareggi).

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