JUVENTUS

Pirlo: due giornate per capire il futuro con l'ombra del ritorno di Allegri

Torino e Napoli decisive per il futuro dell'allenatore bianconero e si sta valutando il nome del sostituto per la rifondazione

  • A
  • A
  • A

A parole non ci sono problemi: c'è un progetto e si andrà avanti con quello. Ci sono però i precedenti delle due ultime primavere con le stesse dichiarazioni e due allenatori salutati a fine stagione. Andrea Pirlo si gioca tutto nelle prossime due partite (tra l'altro tutt'altro che semplici) con il Torino nel derby e con il Napoli nel recupero. La Juve ha in testa l'idea di rinnegare gli ultimi anni e ripartire da chi aveva lasciato andare a inizio estate del 2019: Massimiliano Allegri.

Allora l'addio era nato da un motivo molto semplice: la differente visione su come condurre il mercato. L'allenatore voleva un ricambio, la società pensava che la rosa fosse a posto così. A quel punto Nedved e Paratici hanno convinto Agnelli a provare una soluzione differente che prevedesse un allenatore più portato all'organizzazione tattica che alla gestione del gruppo. Dopo due anni le parti si ritrovano d'accordo sul fatto che si debba ristrutturare la Juve come una casa in cui si sono vissuti tanti momenti felici ma è a un passo dall'andare a pezzi.

Il capitolo più delicato è quello delle cessioni. Come abbiamo già avuto modo di scrivere è possibile che due su tre degli attuali attaccanti debbano fare le valigie ed è probabile che possa toccare proprio ai più prestigiosi rappresentanti del reparto avanzato: Cristiano Ronaldo e Dybala. Con il primo c'è la necessità di togliere dal bilancio la cifra enorme dell'ingaggio in un momento i cui i conti non tornano più, per il secondo continua a esserci il sostanzioso disavanzo tra quanto vorrebbe il giocatore per il rinnovo e le perplessità bianconere, soprattutto dopo una stagione in cui l'argentino non si è praticamente mai visto. I problemi, più che altro, nascono dal fatto che poche società possono permettersi di gestire una vera e propria azienda (quello che è ormai CR7) e nessuna è disposta a svenarsi per Dybala.

La Juve ha già individuato tre rinforzi, uno per reparto: Gosens, Locatelli e Milik. E' abbastanza chiaro, però, che non basteranno visto che è previsto un vero e proprio repulisti. C'è da capire che intenzioni abbiano le due bandiere, Buffon e Chiellini, per un reparto in cui si può ipotizzare l'addio di Alex Sandro. A centrocampo, sicura la partenza di Ramsey, si sta valutando la possibilità che possa partire anche Rabiot. Il francese ha delle offerte ma la Juve vorrebbe tenerlo perché lo considera l'elemento con più margini di crescita della rosa. Il suo ingaggio notevole e le ultime prove, però, potrebbero far cambiare idea alla dirigenza bianconera. 

Anche Bentancur, che Allegri ha bocciato nel ruolo di regista davanti alla difesa nella famosa intervista a Sky, rientra nella lista dei cedibili, così come Bernardeschi. A parte Chiesa, Kulusevski, De Ligt, Arthur e McKennie, insomma, non si vedono molti incedibili nel nuovo corso bianconero. 

Leggi Anche

Commenta Disclaimer

I vostri messaggi 0 comments