A Villar Perosa è nata la prima Juve di Cristiano Ronaldo. Allegri ha sorpreso un po' tutti schierando un inedito 4-4-2, con Dybala al fianco del fenomeno portoghese e la fantasia di Douglas Costa e Bernardeschi sugli esterni. Nulla di definitivo, visto che parliamo di un tecnico a cui piace cambiare spesso modulo, ma l'idea di fondo è quella di non lasciare CR7 in attacco da solo e di affiancargli sempre un compagno (la Joya o Mandzukic).
La nuova Juve allegriana riparta da una certezza: Ronaldo non agirà da unica punta, ma gli verrà sempre affiancato un compagno. Per ora il 4-3-3 e il 4-2-3-1 delle ultime stagioni verranno messi in naftalina, mentre restano in piedi le alternative 3-5-2 e 4-3-1-2. In sintesi di volta in volta Dybala e Mandzukic si giocheranno il posto al fianco del campione di Madeira a cui verrà esentato il lavoro di copertura.
Lo stesso Allegri, dalle colonne de 'La Repubblica', ha spiegato cosa cambierà se giocherà il primo oppure il secondo. "Se ci sono lui e Paulo giochiamo senza centravanti quasi come nel mio primo anno con Tevez e Morata - ha spiegato il tecnico toscano - Altrimenti posso mettere un punto di riferimento come Mandzukic, che ha caratteristiche simili a Benzema con il quale Ronaldo a Madrid si trovava molto bene". Al di là di modulo e tattica, è questa frase di Allegri che sintetizza il pensiero un po' di tutti. "Ronaldo è talmente bravo a trovare le soluzioni che può giocare con chiunque". Per la felicità di qualunque allenatore...
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