In attesa della risposta del Governo sul piano della Figc, a Torino pianificano la ripresa
In attesa di capire se e quando il campionato ripartirà davvero, alla Juve sembrano non avere fretta di richiamare i giocatori alla Continassa. Finora, dei nove calciatori stranieri che sono tornati a casa per l'emergenza coronavirus, il solo a essere rientrato è Miralem Pjanic, che lo ha fatto volontariamente. La società, infatti, non ha comunicato una data di rientro, anche perché non ci sono annunci ufficiali da parte di Figc o Lega sulla ripresa dell'attività. Dunque, finora l'unica certezza è lo stop imposto dal Governo sino al 3 maggio compreso. Poi si vedrà.
La soluzione migliore sarebbe quella di presentarsi in tempo per rispettare la quarantena (due settimane? una settimana con due tamponi?) prima della ripresa, ma anche in questo caso ci sono ben poche certezze. Gravina ha parlato di riprendere con le partite da inizio giugno, ma l'impressione è che sia stato davvero troppo ottimista.
A Torino, comunque, l''intenzione è quella di organizzare i rientri a scaglioni una volta arrivato il via libera per gli allenamenti. Tutti hanno dovuto seguire un programma di mantenimento della forma fisica a casa, ma, inevitabilmente, c'è chi si ripresenterà più o meno in forma di altri. Il primo pronto a rientrare sembra essere Cristiano Ronaldo, ma non è detto che sarà lui. Resta, invece, il punto interrogativo su Higuain.
I bianconeri, comunque, saranno ospitati dal JHotel, dove dovranno restare isolati, sia durante il periodo di quarantena, sia in seguito. I giocatori risultati positivi, Rugani, Matuidi e Dybala, veranno poi sottoposti a esami più approfonditi per poter riprendere l'attività. Poi via agli allenamenti individuali e, solo più tardi, a quelli tecnico-tattici in gruppo (o gruppi). Almeno fino a nuovo ordine dall'alto.