La Juve e la stagione nera di Pjanic: se non gira lui...

I problemi di gioco imputati ad Allegri sono riconducibili alla scarsa vena del bosniaco. Urge una soluzione: Eriksen?

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Saranno le voci di mercato, sarà un po' di inevitabile stanchezza per uno che finora ha giocato una partita in più dello stakanovista Ronaldo (42 contro 41), sta di fatto che Miralem Pjanic ha vissuto una stagione sempre più sottotono. E, forse, sono proprio riconducibili al suo rendimento in calo i problemi di gioco della Juve di quest'anno. Quella contro il Torino, poi, è stata forse la sua peggiore prestazione stagionale. E non solo per l'errore (in condivisione con Cancelo) costato il gol di Lukic.

I lampi, le invenzioni e i ritmi di gioco che avrebbe dovuto dettare, si sono visti in troppo poche occasioni e se non era lui ad accendere la luce, per forza di cosa la Juve doveva vivere di individualità. Anche perché al suo fianco aveva e ha gente capace di fare legna, ma non certo dai piedi e dalle idee raffinatissime. Cosa che non avverrà neppure con lo sbarco di Ramsey in bianconero.

Per questo, allora, a Torino devono per forza pensare di aumentare il tasso tecnico del centrocampo innalzando il livello dei compagni di reparto (Pogba?), oppure trovando un sostituto di livello ancora più alto. Cosa non facile. Anche perché in cima alla lista dei desideri di Paratici c'è un solo vero giocatore in grado di poter sostituire Pjanic. Si tratta di quel Christian Eriksen del Tottenham sul quale si è fondato pure il Real Madrid, che, ancora più della Juve, ha bisogno di ricostruire. E in un braccio di ferro a suon di milioni con i Blancos, la Juve non avrebbe vita facile...

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