L'ANALISI

Juventus, l’importanza del numero 9: Morata è decisivo

L’ingresso dello spagnolo ha cambiato volto ai bianconeri, Pirlo spera di recuperare altre pedine importanti per le sfide a Lazio e Porto: sollievo per De Ligt

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Alla Juventus serviva una vittoria per non allontanarsi dal treno scudetto e la vittoria è arrivata, ma per quasi un’ora lo Spezia allo Stadium era riuscito a spaventare i bianconeri e ad imbrigliarli concedendo loro poco o nulla. Poi al minuto 62 la svolta: Pirlo inserisce Morata (e Bernardeschi) e la Juve cambia volto, segna tre gol in pochi minuti (lo spagnolo dopo soli 60 secondi dal suo ingresso in campo) e si porta a casa tre punti fondamentali anche per il morale con le ciliegine del gol finale di Ronaldo, che eguaglia Pelé, e del rigore parato da Szczesny a Galabinov. Un’iniezione di fiducia importante in vista delle decisive gare con Lazio e Porto, per cui Pirlo spera di recuperare qualche infortunato.

Anche contro lo Spezia infatti tra i bianconeri si è sentita eccome la mancanza di Bonucci in difesa, ma anche quella di Arthur a centrocampo, ovvero dei due uomini più portati a costruire l’azione e a garantire il via della trama di gioco. I loro recuperi, come quello di Cuadrado, saranno fondamentali per Pirlo nelle prossime gare contro Lazio in campionato e soprattutto Porto in Champions.

Come è stato fondamentale allo Stadium l’ingresso in campo di Morata (a cui finalmente il VAR non ha tolto un gol per fuorigioco…). Con il numero 9 la Juve ha finalmente potuto contare su un vero centravanti di ruolo capace di garantire maggior peso al reparto offensivo e la differenza si è vista subito, anche nella prestazione di Ronaldo. CR7 è il capocannoniere del campionato e timbra il cartellino praticamente in ogni partita, ma nelle ultime uscite nonostante i gol è stato tutt’altro che brillante. L’intesa con lo spagnolo funziona alla grande e nel finale il portoghese ha anche potuto festeggiare il gol numero 767 della sua scintillante carriera, che lo ha portato sul podio dei cannonieri all time insieme a O Rei Pelé. Nel mirino di Ronaldo ci sono ora l’abbordabilissimo Romario (772) e il più distante (ma non irraggiungibile) Bican (805).

Pirlo si gode il suo centravanti e aspetta altri recuperi, ma intanto l’emergenza continua. Contro la Lazio di certo non ci sarà Fabrotta, che era diffidato ed è stato ammonito, mentre si può tirare un sospiro di sollievo per De Ligt, che si era fermato durante riscaldamento: gli esami cui è stato sottoposto presso il J Medical hanno escluso lesioni muscolari e le sue condizioni verranno monitorate di giorno in giorno. L’emergenza continua ma Pirlo non vuole mollare: “L’Inter? Sarà una rincorsa lunga, ma siamo lì e ce la giocheremo fino alla fine”.

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