Supercoppa Italiana: vince la Lazio

Decisiva la rete di Murgia al 93' dopo le doppietta di Immobile e Dybala

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La Lazio ha conquistato la Supercoppa Italiana 2017, la quarta della sua storia. Nella sfida dell'Olimpico i biancocelesti hanno battuto 3-2 la Juventus in una partita dal finale pirotecnico, decisa dalla zampata di Murgia al 93' dopo la rimonta da 0-2 a 2-2 dei bianconeri. Alla doppietta di Immobile (32' su rigore e 54') era seguita quella di Dybala tra l'85' e il 90' (su rigore). Il giovane biancoceleste classe '96 ha riscritto la storia.

Un tabù spazzato via dalla gioventù e dall'incoscienza di un classe 1996; l'urlo della metà biancoceleste dell'Olimpico che illumina di biancazzurro la sponda laziale del Tevere e fa sparire tutto a un tratto l'ombra dell'ennesima occasione persa sul più bello, una volta accarezzata l'impresa di battere i campioni d'Italia. Un successo che contro la squadra di Allegri non era mai arrivato, ma che si è concretizzato al minuto 93 di una partita incredibile, giocata meglio dalla Lazio ma rimessa in parità dalla qualità di Dybala negli ultimi cinque minuti. Da 0-2 a 2-2 con i biancocelesti, già acciaccati in partenza, sulle gambe e con l'inerzia tutta per la Juventus. E invece. Invece il calcio ha voluto regalare ai tifosi tutti, un po' meno a quelli juventini, l'ennesimo assaggio della sua follia con la percussione sottovalutata di Lukaku e l'inserimento da "game, set and match" di Murgia per la quarta Supercoppa italiana nella bacheca laziale. Un premio tutt'altro che immeritato per quanto visto in campo.

Per buona parte dei novanta minuti, infatti, c'è stato un netto predominio della Lazio di Simone Inzaghi che, passata la paura per i primi cinque minuti di terrore in cui Strakosha ha dovuto fare i miracoli su Cuadrado prima (da due passi) e Dybala e Higuain poi, ha preso coraggio e campo andando a pressare alta la Juventus e costringendola, con poco filtro a centrocampo e gli esterni meno propensi del solito al sacrificio, a rintanarsi nella propria metà del campo. Qualche errore di disimpegno di troppo, da Cuadrado a Pjanic fino alla coppia dei centrali, ha aperto la strada verso la porta di Buffon ai biancocelesti che dopo un paio di prove con Milinkovic-Savic, sono passati al 32' su calcio di rigore conquistato e segnato con precisione da Immobile. Voragine al centro del campo quella lasciata dagli uomini di Allegri in cui prima dell'intervallo hanno rischiato di finire sotto i colpi di Basta e Lucas Leiva neutralizzati soltanto da due miracoli di Buffon.

La sorpresa però è stata la prima parte del secondo tempo. La reazione della Juventus non c'è stata con una manovra di gioco lenta e prevedibile soffocata dal pressing del centrocampo laziale, finché la benzina nelle gambe ha retto. Il raddoppio di Immobile al 54', bravo a svettare tra Benatia e Barzagli, è la normale conseguenza di un dominio territoriale evidente con la tripletta dell'ex soltanto sfiorata pochi minuti più tardi nell'incredulità di tutti. Dalla panchina Allegri ha pescato i volti nuovi per cambiare la storia del match, con De Sciglio, Douglas Costa e Bernardeschi gettati nella mischia per approfittare della "riserva" nei muscoli biancocelesti. Ma a riscrivere il capitolo della finale ci ha pensato il solito Dybala, con una doppietta da fermo tra l'85' e il 90' (su rigore fischiato per fallo di Marusic su Alex Sandro) che sembrava aver fatto riafforare all'Olimpico i peggiori incubi della Lazio.

Il regista della serata però aveva previsto altro, nonostante l'invito di Allegri ai suoi di gestire palla ed energie per gli imminenti supplementari da affrontare con una Lazio stanchissima. Non nei muscoli di Lukaku e Murgia, due subentrati in corsa in grado di scrivere per l'ultima volta la storia del match. Nella maniera più esaltante possibile per i biancocelesti e Simone Inzaghi. Per Allegri terza sconfitta in cinque finali di Supercoppa, la seconda di fila dopo quella persa contro il Milan a dicembre dello scorso anno. Con le scorie di Cardiff che, sarà stucchevole ricordarlo, faticheranno ancora un po' a scivolare via di dosso.

Immobile 8 - Non sarà ricordato come l'eroe della serata, ma sul trofeo ci sono le sue impronte digitali ben visibili e riconoscibili. La doppietta da ex ha scritto la storia prima del "delirio" finale. Gol e sacrificio, come sempre.

Dybala 7 - Ottantacinque minuti di poco o nulla, poi si è acceso. Punizione pennellata all'angolino e rigore trasformato con freddezza. Non male l'esordio con la 10 sul tabellino

Murgia 7,5 - Una serata che difficilmente dimenticherà questo prodotto delle giovanili biancocelesti. Entra nel finale quando i compagni non ne hanno più, ma il destino ha voluto che fosse proprio lui la provvidenza con quell'inserimento così terribilmente perfetto.

Milinkovic-Savic 7,5 - Ha confermato ancora una volta tutte le sue qualità fisiche, tecniche e atletiche. Uomo ovunque nelle due fasi, non ha segnato ma ha fatto segnare e soprattutto si è fatto sentire. C'è un motivo se la Juventus l'avrebbe voluto a tutti i costi

Cuadrado 4 - L'onda lunga del disastro di Cardiff si è abbattuto sul colombiano anche a Roma. Si divora il gol del vantaggio subito, poi sbaglia tutto quello che c'è da sbagliare in appoggio. In fase di ripiegamento crea voragini a cui Barzagli cerca come può di rimediare

Mandzukic 4,5 - Ha abbassato i giri del suo motore in fase di ripiegamento mandando in crisi tutta la squadra. Dire che di esterni di ruolo Allegri in panchina ne aveva diversi, anche pagati profumatamente. Campanello d'allarme per il croato.

JUVENTUS-LAZIO 2-3
Juventus (4-2-3-1):
Buffon 6,5; Barzagli 5,5, Benatia 4,5 (11' st De Sciglio 5), Chiellini 6, Alex Sandro 5,5; Khedira 5, Pjanic 5; Cuadrado 4 (11' st Douglas Costa 6), Dybala 7, Mandzukic 4,5 (27' st Bernardeschi 5,5); Higuain 4,5. A disp.: Szczesny, Pinsoglio, Lichtsteiner, Rugani, Marchisio, Sturaro, Bentancur, Asamoah, Kean. All.: Allegri 5
Lazio (3-4-2-1): Strakosha 6,5; Wallace 7, De Vrij 6,5, Radu 6; Basta 6 (28' st Marusic 5,5), Parolo 6,5, Lucas Leiva 6,5 (35' st Murgia 7,5), Lulic 7 (28' st Lukaku 7); Milinkovic-Savic 7,5, Luis Alberto 6,5; Immobile 8. A disp.: Vargic, Guerrieri, Luiz Felipe, Patric, Hoedt, Crecco, Anderson, Di Gennaro, Caicedo. All.: Inzaghi 7,5
Arbitro: Massa
Marcatori: 32' rig. Immobile (L), 9' st Immobile (L), 40' st Dybala (J), 45' st rig. Dybala (J), 48' st Murgia (L)
Ammoniti: Buffon, Mandzukic, Pjanic (J); Radu, Lulic, Parolo, Immobile (L)
Espulsi: nessuno

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