Massacrante. Con un solo aggettivo, Maurizio Sarri ha spiegato chiaramente perché le tournée precampionato, come quella della Juventus in Asia, non gli piacciono per niente. Si viaggia molto, si lavora male, si gioca in condizioni climatiche quasi proibitive, e se le cose non vanno bene, nonostante tutte le attenuanti, parte il grido d’allarme: zero vittorie in 3 partite con 7 gol subiti non sono numeri da Juve, ma l’allarme va sicuramente circoscritto.
Sarri non è un allenatore da partenze a rilento. la sua prima stagione al Napoli con 2 soli punti nelle prime 3 partite di campionato, e una sola vittoria nelle prime 5, potrebbe ingannare. Probabilmente il tecnico pagava l’impatto con la sua prima panchina importante, dopo le esperienze nelle serie minori e la scalata alla serie A con l’Empoli. da allora Sarri non ha più deluso negli avvii di stagione, scrivendo nel 2017/18 un nuovo record nella storia del Napoli, quello delle otto vittorie iniziali consecutive, con ben 26 gol segnati, nonostante 5 gare su 8 fossero in trasferta e nonostante due insidiose visite all'Olimpico contro Lazio e Roma. il primo ko sarebbe arrivato soltanto alla 15ª giornata, 1-0 per la Juve al San Paolo, prima svolta verso il 7° scudetto bianconero consecutivo.
Insomma, la tournée asiatica della Juventus ha certamente lasciato qualche ombra (ci sono troppi errori, la difesa è da registrare, l'atteggiamento offensivo e il dominio del gioco sono filosofie ancora da assimilare) ma i precedenti avvii di Sarri sono complessivamente incoraggianti e da martedì inizia la parte della preparazione che piu gli piace: meno aerei, piu lavoro sul campo.
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