QUI JUVE

Juventus: Allegri resta in sella, ma la crisi finisce sul tavolo del CdA

Nei prossimi giorni si terrà il Consiglio d'Amministrazione, oltre che di conti si discuterà della delicata situazione della squadra e di come uscirne

  • A
  • A
  • A

La clamorosa sconfitta di Monza, contro una squadra fino a domenica ultima in classifica e a secco di vittorie in Serie A, ha ufficialmente aperto la crisi in casa Juventus e la società si trova ora a dover affrontare una situazione estremamente delicata. Nei prossimi giorni, per la precisione venerdì 23 settembre, è in programma il CdA bianconero, che dovrà approvare il bilancio della stagione 2021/22 (si stima un rosso di 250 milioni di euro), ma anche valutare le prestazioni della squadra di Allegri e decidere come gestire questo avvio di stagione nettamente al di sotto delle aspettative.

I due aspetti, quello economico e quello sportivo, d'altronde vanno a braccetto: salutare la Champions League già ai gironi, cosa che i bianconeri sono ben avviati a fare dopo i ko contro Psg e Benfica, sarebbe un duro colpo, così come durissimo sarebbe chiudere fuori dalle prime quattro in campionato, dovendo rinunciare agli incassi Champions del 2023/24.

Vedi anche Juventus, la stima della perdita del bilancio 2021/22 è di 250 milioni di euro juventus Juventus, la stima della perdita del bilancio 2021/22 è di 250 milioni di euro

La stagione è iniziata da poco più di un mese, ma è chiaro che alla squadra serve un cambio di rotta deciso e repentino. Le ultime prestazioni sono state a dir poco desolanti quello delle assenze è un alibi che non regge, anche perché il calendario della Serie A è stato fin qui piuttosto benevolo, eppure i ragazzi di Allegri sono stati messi sotto da avversari sulla carta nettamente inferiori, come Sampdoria, Salernitana e lo stesso Monza. Le performance, per altro, sono andate peggiorando e finora non si è visto il benché minimo accenno di reazione d'orgoglio alle critiche ricevute. Anzi, il rosso a Di Maria dopo 40' sembra testimoniare un clima di nervosismo palpabile.

L'eventuale esonero del tecnico toscano è stato giudicato "una follia" dall'ad Maurizio Arrivabene, ma resta da capire se si tratta di un ragionamento esclusivamente di carattere tecnico, perché si vuol dare fiducia e continuità al progetto cominciato nell'estate 2021, o se a pesare in questa presa di posizione è soprattutto l'ingaggio di Allegri, blindato fino al 2025 da un contratto da 7 milioni più bonus a stagione.

Quel che è certo è che, almeno per il momento, l'allenatore livornese resta in sella, nonostante una scollatura sempre più evidente e marcata con buona parte della base, ovvero quei tifosi che ne invocano la cacciata a suon di contestazioni allo stadio e di hashtag #AllegriOut. Le due settimane di sosta serviranno a lui per riordinare le idee e al Consiglio d'Amministrazione per farsi i suoi conti. Poi, qualcosa dovrà cambiare. In un modo o nell'altro.

Vedi anche Juventus, Arrivabene: "Allegri in bilico? Cambiare tecnico sarebbe una follia"  juventus Juventus, Arrivabene: "Allegri in bilico? Cambiare tecnico sarebbe una follia" 

Leggi Anche

Commenta Disclaimer

I vostri messaggi 0 commenti